(INVIATO A STOCCARDA) – Il legame fra Stoccarda e la storia dell’auto si respira in ogni parte della città e coinvolge anche lo stadio che ospita la squadra di casa, che fino al 2023 ha portato il nome Mercedes-Benz, mentre ora è MHP Arena, una delle costole della Porsche, altra casa automobilistica presente nella capitale della Svevia.
Ma fatto sta che lo stadio dello Stoccarda si trova in Mercedesstraße, con ogni riferimento alla Mercedes che è dovuto visto che poco più avanti si trova la fabbrica del gruppo Daimler-Benz, detentrice del marchio Mercedens-Benz, e il museo dedicato alla storia della causa automobilistica.
Costruito nel 2005, il museo della Mercedes è stato voluto fortemente anche in vista dei Mondiali di calcio del 2006, vinti ovviamente dall’Italia, per via del grande numero di turisti da tutte le parti del Mondo che sarebbero accorsi in Germania e in particolare a Stoccarda.
Infatti, la città sveva è da sempre uno dei punti di riferimento dei grandi eventi calcistici organizzati nel paese teutonico, come confermato anche dagli ultimi Europei che si sono disputati nell’estate 2024.
Dall’inaugurazione nel 2006, tenendo conto anche del periodo relativo alla pandemia, i visitatori che sono entrati nel museo della Mercedes sono stati in tutto 13 milioni. Persone che hanno potuto ammirare, sia dal basso che dall’alto, la struttura a spirale, progettata dagli olandesi di UNStudio che si sono ispirati alla forma della lunga elica del DNA.
Il viaggio nel mondo Mercedes parte dall’alto
Un viaggio nel mondo Mercedes che inizia dall’alto, grazie a un ascensore che ha tutti i tratti di una vera navicella capace di viaggiare nel tempo. Infatti, il museo è strutturato per visitarlo partendo dal piano più alto, che rappresenta le origini e la storia della casa automobilistica tedesca, fino ad arrivare ai giorni nostri con la creazione delle ultime frecce argento, che si vedono sia in strada che in pista. Unite tutte dal simbolo della stella a tre punte, creato da Gottlieb Daimler, che rappresenta i tre elementi fondamentali: terra, aria e acqua.
Si parte dal 1886 quando Karl Benz iniziò a interessarsi al mondo della locomozione personale e progettando le prime auto facendo brevettare la prima automobile nello stabilimento di Menheim.
La prima macchina arrivò addirittura in Marocco, comprata dal Sultano. Ma la prima vetrina per Benz arrivò a Parigi, grazie al lavoro di marketing della moglie, in occasione della Grande Esposizione del 1900.
Scendendo dalle rampe, si passa dall’inizio della storia Mercedes, con la fusione nel 1926 fra la Benz & Co Rheinische Gasmotorenfabrik Mannheim e la Daimler-Motoren-Gesellschaft che diedero vita alla Daimler-Benz AG con sede a Berlino.
Il nome Mercedes, invece, deriva dalla figlia prediletta dell’uomo d’affari austriaco Emil Jellinek, che legò il suo nome alla storia dell’automobile nel 1896, quando a Nizza vide un annuncio pubblicitario di un’auto dell’allora DMG che lo convinse, lui grande appassionato dell’industria automobilistica dell’epoca, a dirigersi a Stoccarda, dove si trovavano gli stabilimenti della DMG. Da lì si legò alla DMG importando le auto della società tedesca in Francia a partire dal 1898.
Museo Mercedes: il reparto corse e il tripudio F1
Scendendo sempre più verso il piano terra, ecco che si arriva al reparto corse, una lunga e dolce curva, che ripercorre la struttura del museo, con le macchine più veloci mai create dalla Mercedes nel corso degli anni, compresa la monoposto di Formula 1 resa la più veloce del Mondo per diversi anni da Lewis Hamilton. Appena sotto tutti i prototipi, rigorosamente di colore argento.
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Fu proprio Jellinek a portare la DMG alla corse automobilistiche, che vedevano proprio a Nizza una delle città con le più prestigiose gare del Mondo.
E la scuderia che partecipò a quelle gare fu ribattezzata Mercedes, come era scritto sul muso delle vetture, prima dell’introduzione dell’iconico simbolo.
Presente anche la macchina più veloce del mondo mai prodotta dalla Mercedes, capace di toccare nei test una velocità di punta di 600 kmh.
Ecco poi la macchina più costosa del mondo che sia mai stata venduta: la Mercedes-Benz 300 SLR Uhlenhaut Coupé del 1955.
Venduta nel 2022 per 135 milioni di euro a un misterioso uomo d’affari britannico. La sua gemella è presente al museo di Stoccarda.
Mercedes verso il futuro: tra auto ibride e intelligenza artificiale
L’ultimo piano è dedicato al futuro, come lo è il centro della struttura nello spazio che si crea naturalmente al centro fra le varie rampe circolari.
Quindi spazio all’ibrido e all’elettrico, ma anche ai prototipi delle auto del futuro, come la rossa fiammante AMG, l’ultima mai creata della famiglia ma che non è nemmeno in commercio.
Si finisce poi con delle vere e proprie auto del futuro, come la Mercedes che sfrutta l’intelligenza artificiale per adattarsi alle varie superficie stradali modificando autonomamente il proprio assetto grazie a delle speciali sospensioni magnetiche che permettono di alzare o abbassare la livrea dell’auto.
Il futuro offre varie soluzioni che la Mercedes ha già pronte in casa e non teme di sviluppare. Ed ecco perché tutti i prototipi sono posizionati al centro della struttura a elica che parte dal passato e arriva fino ai giorni nostri. Poi a livello architettonico si penserà a come sviluppare altri piani del museo di Stoccarda, manifesto di un storia lunga oltre 100 anni e che continua a svilupparsi.