Saldini, ad di Simico: «Il 21 dicembre inauguriamo a Livigno la prima opera di Milano Cortina 2026»

L’amministratore delegato della società che gestisce le infrastrutture per i Giochi Invernali del 2026 ha ribadito l’aderenza al cronoprogramma: ecco le dichiarazioni in esclusiva a Sport e Finanza.

Saldini Milano Cortina
l'intervista
Fabio Massimo Saldini, ad di Simico e Johan Eliasch, presidente della FIS (Image credit: Simico)

«Per le Olimpiadi saranno concluse tutte le opere sportive». Questa la rassicurazione espressa da Fabio Massimo Saldini, amministratore delegato di SimicoSocietà Infrastrutture Milano Cortina 2026, in merito allo stato di avanzamento dei lavori .

Nel valutare il dossier per l’assegnazione dei Giochi, il Cio sta tendendo sempre più ad enfatizzare gli aspetti della legacy e della sostenibilità come dimostra la ripartizione degli investimenti complessivamente stanziati per Livigno tra opere sportive e infrastrutture accessorie, con queste ultime che costituiscono la parte preponderante.

«Dei 166 milioni di euro stanziati per le opere che saranno realizzate a Livigno, 84 sono allocati per infrastrutture destinate alla legacy e 82 per opere strettamente sportive» prosegue Saldini.

Il vertice di Simico sottolinea inoltre che l’esecuzione dei lavori non comporterà scostamenti rispetto alle risorse già stanziate: «Le opere saranno ultimate nel rispetto del triplice vincolo tempo, costi e qualità senza un euro in più rispetto al budget iniziale».

Saldini Milano Cortina – Livigno al centro dei Giochi

A testimonianza della centralità di Livigno nel progetto complessivo dei Giochi, la località dell’alta Valtellina vedrà l’inaugurazione della prima opera portata a termine in vista dei Giochi Invernali: «La pista Aerials e Moguls sarà il primo impianto consegnato per le Olimpiadi il 21 dicembre».

I lavori interesseranno anche l’altro versante della località lombarda, che ospiterà un sito di importanza nevralgica per il programma olimpico: «Sul versante Mottolino il Livigno Snowpark, che sarà il primo circuito nella storia delle Olimpiadi ad ospitare ben quattro specialità, sarà concluso in tempo per permettere il test event».

Guardando alla casistica di Livigno, l’approccio adottato nel progettare i Giochi è innovativo dal punto di vista della gestione delle infrastrutture, e si contraddistingue per un virtuosismo in ottica di collaborazione tra le istituzioni per raggiungere gli obiettivi prefissati.

«Livigno ha cambiato il paradigma delle località rispetto alle Olimpiadi: una comunità che sta utilizzando l’opportunità delle Olimpiadi per adeguare le proprie infrastrutture nel rispetto dei tempi: parcheggi e impianti di risalita adeguati – l’interversante ne è la dimostrazione – abbinandoli a un turismo di qualità».

Saldini Milano Cortina – Il punto sulle opere infrastrutturali

Entrando nel dettaglio delle opere infrastrutturali, le Olimpiadi saranno un’occasione per ripensare completamente la mobilità del paese, rendendo più agevole l’ingresso e al contempo decongestionando il centro: «Per quanto riguarda le opere infrastrutturali saranno realizzati tre parcheggi per un totale di mille posti auto in sede protetta che permetteranno a Livigno di diventare car-free».

Livigno si distingue per abbinare l’eccellenza nelle strutture ricettive ad una cultura sportiva di primo piano, come dimostrato dall’Acquagranda, una struttura che riesce a coniugare i due aspetti: «L’Acquagranda è a mio avviso il primo centro nazionale di preparazione sportiva, che abbina anche l’accoglienza di turisti che vogliono fare sport non a livello agonistico, che vanno a sciare durante la mattinata per poi godere dei servizi della struttura il pomeriggio».