Le federazioni sportive italiane si preparano a rinnovare i propri vertici e domenica sarà il turno della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL).
A Fiuggi, Stefano Mei, attuale presidente, sarà l’unico candidato alla presidenza, dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Giacomo Leone, suo unico sfidante.
In una dichiarazione all’ANSA, Mei ha espresso la sua visione per il prossimo quadriennio: «Mi piacerebbe che, nei prossimi quattro anni, oltre ai risultati di vertice, ci fosse un ulteriore coinvolgimento del territorio. Durante il mio primo mandato, siamo riusciti a dimostrare quanta qualità ci fosse nel nostro mondo. Ora, questa ondata di entusiasmo deve portare tutta l’atletica, non solo quella di alto livello, ma anche quella di base, nel terzo millennio».
Elezioni FIDAL Mei – Obiettivi chiari per il prossimo mandato
Mei, in corsa per il suo secondo mandato, non avrà bisogno di ottenere la maggioranza qualificata del 67%, ma solo una maggioranza semplice. Tra i suoi principali obiettivi c’è l’aumento dei tesserati, puntando a raggiungere i 400mila iscritti rispetto ai circa 250mila attuali. «Vorrei che i tesserati aumentassero, portandoli fino a 400mila», ha dichiarato Mei, sottolineando che un altro punto focale sarà la stabilizzazione dei bilanci federali, in modo da garantire un budget più solido e strutturato.
Il presidente uscente ha inoltre sottolineato come, negli ultimi tre anni, la FIDAL sia stata «la federazione trainante dello sport italiano», grazie ai successi ottenuti, al rilancio del centro studi e alla digitalizzazione di un settore che, secondo l’attuale presidente, aveva bisogno di un aggiornamento.
Elezioni FIDAL Mei – Più risorse per l’atletica di base
Per Mei, i prossimi quattro anni saranno cruciali per ampliare ulteriormente la base dell’atletica italiana. Il focus sarà non solo sui risultati internazionali, come quelli ottenuti alle Olimpiadi di Tokyo e ai futuri Giochi di Parigi, ma anche sulla crescita del numero di giovani atleti, tecnici e giudici.
«I risultati di vertice ci serviranno comunque – ha spiegato Mei – ma serve una base sempre più forte. Puntiamo a creare nuovi dirigenti e a migliorare la formazione di quelli attuali, offrendo sempre più risorse alle società presenti sul territorio».
Mei ha concluso affermando che il suo primo mandato è stato dedicato alla ristrutturazione della Federazione, mentre il prossimo dovrà essere quello della stabilizzazione. «Un giorno, quando lascerò la federazione, vorrei lasciare una legacy», ha aggiunto.