Monza “ospita” la F1: ecco quanto vale il GP d’Italia

Il 2024 per il GP di Monza ha visto una rincorsa ben più lunga e impegnativa rispetto alle edizioni precedenti ed è pronto a stupire gli oltre 300.000 spettatori attesi per il weekend di gara.

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Il GIRO D'AFFARI
GP d'Italia 2023 - Monza Image credit: Photo DPPI/Panoramic/Insidefoto

Il Tempio della Velocità è pronto per la 95esima edizione del Gran Premio di Italia. La Formula 1 sbarca infatti a Monza, in uno dei circuiti più amati da piloti ed appassionati, che ha scritto tra le sue curve veloci e i rettilinei mozzafiato alcune delle pagine più belle della competizione regina del motorsport.

E non potrà che regalarne di nuove l’appuntamento previsto nel weekend dal 30 agosto al 1° settembre, considerato che la stagione in corso si sta rivelando ricca di piacevoli colpi di scena.

Dalle McLaren di Lando Norris, uscito trionfante dal GP d’Olanda, e Oscar Piastri che, nel corso degli ultimi appuntamenti, sono diventate le vetture da battere, alle imprese – più o meno meritevoli – del “cannibale” Max Verstappen che non pare in alcun modo intenzionato a cedere lo scettro da Campione del Mondo.

Senza dimenticare il ritrovato protagonismo delle Mercedes, grazie alle intuizioni di George Russel e alle gesta di Sir Lewis Hamilton, pilota più vincente di sempre in quel di Monza (con cinque successi a parimerito con Michael Schumacher).

E poi ci sono le Rosse, le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, che giocano in casa e hanno l’obbligo – per quanto possibile – di stupire avversari e ancor più il pubblico.

Quanto vale GP Monza: restyling e capienza

Il 2024 per il GP di Monza ha visto una rincorsa ben più lunga e impegnativa rispetto alle edizioni precedenti. A inizio anno infatti sono stati aperti i cantieri per un importante restyling del circuito con interventi che hanno toccato il tracciato (con la posa di cinque nuovi stradi di asfalto), l’ampliamento dei sottopassi esistenti e la costruzione ex novo di un sottopasso atto a collegare Porta Vedano alla Parabolica, il tutto al fine di garantire maggiore sicurezza e fluidità per il traffico pedonale.

Effettuati inoltre lavori di natura idraulica, per migliorare il sistema di recupero delle acque e il drenaggio della pista.

Una serie di interventi realizzati nel tempo record di 7 mesi, che hanno dovuto fare i conti con una primavera particolarmente piovosa, costati complessivamente 21 milioni di euro e che rappresentano solo una prima tranche di restyling dello storico circuito.

Entro il 2026 infatti, dovrà essere completato il progetto delle nuove tribune, con 6mila posti in più da realizzare secondo i parametri ESG, in ottica sostenibile quindi, con i lavori affidati alla società Sportium.

Inoltre sarà riprogettata l’hospitality, con l’introduzione degli sky box. Tutti gli ambienti del paddock saranno pensati per essere autosufficienti dal punto di vista energetico e modulabili, grazie all’utilizzo di moduli prefabbricati componibili, che permetteranno di modificare la capienza del circuito, attualmente di poco superiore ai 118mila posti.  

Obiettivo dichiarato è portare il Tempio della Velocità, che è il circuito più antico del mondo, protagonista indiscusso della storia della Formula 1 nella piena modernità: per quanto Monza sia un appuntamento intoccabile per i piloti e per gli appassionati sportivi di tutto il mondo, la permanenza ad eternum nel calendario della F1 non è affatto garantita.

Tanti i nuovi Paesi che si affacciano a questo sport, con strutture e ambizioni nuove intendono aggiudicarsi un posto nella stagione F1 e, il contratto di Monza, in scadenza nel 2025, non è ancora stato rinnovato.

Quanto vale GP Monza: i ricavi e l’indotto

Uno sguardo al futuro è dunque indispensabile ma i piedi son ben piantati nel presente e nella 95esima edizione del GP d’Italia ai nastri di partenza che può bruciare ogni record.

Nel 2023, l’affluenza nel weekend di gara ha superato 304mila presenze che hanno comportato ricavi GP, ossia spese sostenute dagli spettatori per ticketing, food&beverage all’interno del circuito e merchandising, pari a 131milioni di euro, con una media a spettatore di 431 euro.

Ai “ricavi GP” si aggiunge però una fetta consistente di indotto che si riversa sul territorio. Sempre per la scorsa edizione, secondo le stime di Sport e Finanza, il 75% degli spettatori proveniva da fuori regione (35%) o dall’estero (40%), incrementando così la spesa sul territorio con servizi aggiuntivi come la ricettività, la ristorazione al di fuori dell’autodromo, i trasporti e lo shopping, per una media a spettatore di 800 euro.
Complessivamente le spese extra hanno generato un indotto 182,4 milioni di euro portando i ricavi totali per il GP di Monza del 2023 oltre i 313 milioni di euro.

Ma l’edizione 2023, per quanto abbia confermato l’appeal indiscusso del Tempio della Velocità non ha rappresentato il record di tutti i tempi per l’autodromo di Monza raggiunto invece l’anno prima.

Nel 2022 gli spettatori nel corso del weekend di gara sono stati più di 336mila, con oltre 30mila presenze in più rispetto all’edizione successiva.

La soglia dei 300mila è l’obiettivo dichiarato dagli organizzatori anche per quest’anno ma se si raggiungessero le presenze dell’edizione record 2022, i ricavi da GP raggiungerebbero quota 145 milioni di euro mentre l’indotto supererebbe i 201 milioni di euro, generando ricavi totali per oltre 347 milioni di euro.

Quanto vale GP Monza: l’obiettivo è stupire Liberty Media

Far segnare il record di presenze, o comunque incrementare quelle della passata edizione, non si limiterebbe a generare ricavi più alti per l’autodromo e per il territorio monzese e lombardo.

Comporterebbe infatti un segnale, un dato lampante e facilmente spendibile nei confronti di Liberty Media, per ribadire quanto il GP di Monza e la Formula 1 siano intrinsecamente legati l’uno con l’altro.

Il rinnovo della licenza F1, come anticipato, non è affatto scontato e l’accordo in scadenza 2025 non manterrà in ogni caso lo stesso valore della “fishes”, pari a 20 milioni di euro annui che l’amministrazione monzese paga per ospitare il GP.

Le richieste per prolungare l’intesa si attestano infatti a 150 milioni per il prossimo quinquennio (30 annui), mentre per assicurarsi la presenza nel palinsesto fino al 2035 occorre una cifra doppia.

Il futuro dell’appuntamento con Monza con il GP d’Italia – ma anche con Imola per il GP dell’Emila Romagna e del Made in Italy – si discuterà a fine anno, quando attorno a un tavolo siederanno governo, Aci e soprattutto Stefano Domenicali, numero uno del Circus.

L’Italia ha un ruolo centrale nella F1 ma il concetto va costantemente ribadito con ammodernamenti sui tracciati e le strutture e con il calore – e la partecipazione crescente – del pubblico.