Andy Murray darà il suo addio al tennis in grande stile, come quello che ha sempre mostrato nella sua lunga carriera. Lo farà sul campo del Roland Garros, campo su cui ha perso la finale contro Novak Djokovic nel 2016. A Parigi 2024, dunque, l’atleta inglese avrà la possibilità di calcare, ancora una volta, la terra rossa dell’iconica struttura francese, come un suo grande rivale come Rafael Nadal.
«Arrivato a Parigi per il mio ultimo torneo di tennis. Competere per la Gran Bretagna è stata, di gran lunga, la cosa migliore della mia carriera, e sono estremamente fiero di farlo ancora per una volta» ha scritto sui suoi profili social l’ex numero uno al mondo, che giocherà sia il singolo che il doppio insieme al connazionale Dan Evans.
Il tennista inglese ha, infatti, raggiunto la vetta nel ranking ATP alla fine del 2016, restandoci per 41 settimane. Murray ha vinto in carriera ben due ori olimpici, a Londra nel 2012 e a Rio 2016, e anche un argento, sempre a Londra 2012, in doppio misto con Laura Robson.
Per quanto riguarda i tornei del Grande Slam ne ha vinti tre edizioni in singolare: Wimbledon (2013,2016) e US Open (2012). A livello di Nazionale rimane l’oro vinto in Coppa Davis nel 2015.
Murray ritiro Olimpiadi – Tutti i record del tennista inglese
Il classe 1987, nato a Glasgow, può essere considerato uno dei tennisti più forti del XXI secolo, anche grazie alle pietre miliari che ha raggiunto nella sua carriera.
Nel 2012 è stato il primo britannico, dopo 74 anni, a raggiungere la finale di Wimbledon. Con la vittoria agli US Open successivi, ha posto fine a un periodo di digiuno del Regno Unito nei tornei del Grande Slam, che durava dalla vittoria di Virginia Wade a Wimbledon nel 1977.
Il 7 luglio 2013 ha sconfitto il numero 1 ATP Djoković nella finale del torneo di Wimbledon, diventando il primo tennista britannico a vincere il torneo di casa nell’era Open, 77 anni dopo il successo di Fred Perry nel 1936. Rimarrà nella storia la rivalità con il tennista serbo: nati appena a sette giorni di distanza, si sono affrontati per ben 36 volte, con un bilancio a favore di Nole per 25-11.
Murray ritiro Olimpiadi – L’infortunio del 2017 e il crollo nel ranking
Se il 2016 è l’anno in cui Murray tocca la vetta del tennis mondiale, l’anno successivo è quello che gli pesa sul finale di carriera.
In particolare è l‘infortunio all’anca di Wimbledon 2017 che, oltre a costargli l’uscita dal torneo ai quarti, lo obbliga all’operazione nel gennaio 2018. Purtroppo non sarà l’unica, con la seconda effettuata circa un anno dopo. La sua carriera sempre ritornare in discesa con il rientro positivo in campo, culminato con la vittoria dell’European Open 2019, battendo in finale Sten Wawrinka.
Tra una ricaduta e l’altra, torna a pieno regime solo nel 2021. Gli anni successivi vedono Murray in finale due volte in tornei ATP 250 ed è vittorioso in tre titoli Challenger, portandolo al posto numero 36 del ranking mondiale. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con il 2024 che lo vede vittima di un infortunio alla caviglia, seguito da un’operazione alla schiena e all’annuncio del ritiro dopo Parigi 2024.