Dopo le ATP Finals, anche le fasi finali della Coppa Davis. Un’accoppiata italiana che rappresenterebbe ospitare il meglio del tennis mondiale, sia individuale che a squadre. Un’ipotesi a cui il presidente FITP, Angelo Binaghi, non chiude la porta.
L’occasione si è presentata con la conferenza stampa di presentazione dell’accordo tra UniCredit e Coppa Davis, con cui il gruppo bancario si è legato come official banking partner alle prossime tre edizioni del torneo: sarà la filiale online buddy ad affiancare la manifestazione, almeno, fino al 2026.
La più grande manifestazione tennistica a squadre, in realtà, viene già ospitata nel nostro Paese. Bologna, infatti, è una delle quattro città, oltre a Manchester, Valencia e Zhuhai, in cui si svolge la fase a gironi. Allo stesso tempo strappare a Malaga le Final 8 sarebbe, sicuramente, un altro passo dell’Italia verso il top del mondo.
Dal punto di vista sportivo, con il primo posto ATP di Jannik Sinner e il settimo WTA di Jasmine Paolini, la vetta è vicina (se non già raggiunta): l’ospitare due competizioni del genere ci eleverebbe, senza dubbio, al primato mondiale.
«Dobbiamo vincere fuori dal campo, rendendo i nostri sport i più popolari che ci sono in Italia», ha evidenziato Binaghi. Dopo il successo enorme di pubblico degli Internazionali BNL d’Italia, con 368mila biglietti venduti, e la volontà di prolungare l’accordo con l’ATP per mantenere le Finals, ecco che spunta l’arena Santa Giulia di Milano come possibile sede della Davis.
Un impianto in fase di costruzione per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, con un investimento previsto per oltre 3,5 miliardi di euro. Un lavoro a 360 gradi, con annessa riqualificazione dell’intera area circostante.
Milano rappresenterebbe una grossa opportunità per affluenza, essendo sicuramente meglio collegata di Torino, e per blasone, per quella che è considerata la città della moda italiana per antonomasia.
«Oltre il 50% delle nostre società sportive sono in Lombardia. Portare un grande torneo a Milano è un nostro obiettivo e un partner così importante come Unicredit aumenta notevolmente le nostre possibilità di successo. Vogliamo rivincere la Coppa Davis e il sogno è quello di vincerla in casa un giorno. L’ostacolo non è economico, visto che la Federazione ha i mezzi per investire, ma del calendario particolarmente fitto: al momento non siamo in grado di acquistare neanche un torneo ATP di livello inferiore», ha concluso il presidente FITP.