Liberty Media acquista la MotoGP: tutti i dettagli dell’accordo da 4,2 miliardi di euro

Il colosso dell’intrattenimento statunitense ha finalizzato l’acquisto dell’86% di Dorna Sports: la MotoGp è ora di Liberty Media.

MotoGP 2024
Ufficializzato il passaggio
Credit Image: DPPI/Panoramic/Insidefoto

La MotoGP ha una nuova casa: Liberty Media. Dopo le anticipazioni emerse negli scorsi giorni è arrivata l’ufficialità: il colosso dell’entertainment statunitense ha concluso l’acquisto della regina delle due ruote (ma anche di Moto2, Moto3, Superbike e MotoE), rilevando l’86% di Dorna Sports, per un controvalore economico di 4,2 miliardi di euro (3,5 mld di valore patrimoniale con il saldo del debito esistente della MotoGP).

Carmelo Ezpeleta, ceo di Dorna e padre nobile della MotoGP, mantiene il 14% della proprietà e viene confermato ai vertici societari in qualità di ceo.

«Siamo entusiasti di quest’operazione che rappresenta uno step evolutivo perfetto per la MotoGP – ha affermato Ezpeleta -. Liberty Media ha un’incredibile esperienza nello sviluppo degli asset sportivi e non potremmo desiderare un partner migliore per far crescere ancor di più la MotoGP in tutto il mondo».

L’obiettivo di Liberty Media non è infatti quello di snaturare in alcun modo la competizione ma aumentarne invece la portata e il riconoscimento grazie a una vetrina ancor più globale.

Liberty Media MotoGP: percorsi separati dalla F1

«Carmelo e il suo team hanno costruito un grande spettacolo sportivo – ha confermato nella nota ufficiale Greg Maffei, presidente e ceo di Liberty Media -, siamo entusiasti di questa acquisizione che ci permetterà di arricchire il nostro portfolio sportivo. La MotoGP è già un campionato a carattere globale, oltre a vantare un profilo finanziario estremamente interessante con un alto margine di crescita: siamo certi di poter far crescere ulteriormente questo sport, in termini di pubblico e anche di partner commerciali».

La via tracciata del resto è quella della Formula 1: rilevata da Liberty Media nel 2016 la massima competizione motoristica ha visto crescere ancor più il suo appeal globale, aggiungendo progressivamente nuovi Paesi e quindi nuove fette di pubblico, sponsor e interessi fino a un calendario di 24 week end di gara e quasi dieci mesi di competizione.

Il modello F1 servirà da spunto ma non sarà ricalcato in toto: spazi pubblicitari e contratti delle due competizioni saranno venduti e gestiti separatamente.

Prima geografia nella quale intensificare la presenza per la Moto GP è l’Asia, mercato presidiato sì, con cinque GP quest’anno, ma che per densità di popolazione e dunque bacino d’utenza non può essere inferiore alla cara vecchia Europa.

Sì perché per Liberty Media è necessario scrollarsi un po’ di dosso il forte retaggio europeo, non perdendone di certo gli attributi che ne determinano il valore ma declinando la kermesse con un accento più globale.

Quali saranno le scelte, nel concreto, lo si vedrà dalla fine del 2024 quando l’operazione sarà ultimata, con i dovuti via libera dell’antitrust che sul passaggio di mano ha già chiaramente i fari puntati.

Sport

Moto GP