«Il protocollo, firmato oggi, concentra la sua attenzione su un fatto fondamentale che è l’implementazione del censimento che, attraverso questo accordo, si evolverà in una banca dati sulle infrastrutture sportive. Si arriverà, quindi, ad avere informazioni più significative che entreranno anche nel modello di gestione delle infrastrutture».
Così Andrea Abodi, ministro per lo Sport e per i giovani, presente alla firma dell’accordo tra Sport e Salute e la Conferenza delle Regioni e Province Autonome. L’intesa riguarda un censimento nazionale per mappare tutto il territorio ed alimentare una banca dati capace di guidare le politiche pubbliche, giungendo ad un piano regolatore nazionale dell’impiantistica sportiva.
«Questa firma è un atto politico, non formale, per produrre effetti sul cittadino. Con questo accordo e con il lavoro complessivo che stiamo facendo, ogni risorsa verrà finalizzata con un senso logico che potrà essere anche ulteriormente sostenuta dalla valutazione dell’impatto sociale degli investimenti», ha rimarcato Abodi.
Censimento impianti sportivi – Tre mesi per la banca dati nazionale
Dopo una serie di incontri tra Sport e Salute e i rappresentanti regionali della Conferenza delle Regioni, è stata così siglata ufficialmente l’intesa che avvia la collaborazione tra gli enti locali e la Società per lo sviluppo dello sport. Entro il 30 giugno, tutti i Comuni, tramite le Regioni, dovranno fornire a Sport e Salute le informazioni riguardanti gli impianti sportivi presenti nei loro territori, contribuendo così alla creazione di una banca dati nazionale gestita dalla Società.
Questa piattaforma non si limiterà semplicemente a raccogliere i dati, ma li analizzerà approfonditamente, includendo nuovi dettagli su ciascun impianto come i livelli di utilizzo, i costi di gestione e i sistemi energetici.
Inoltre, sarà possibile monitorare in tempo reale il rapporto tra domanda e offerta di attività sportive per ciascuna area territoriale, fornendo uno strumento essenziale per la pianificazione degli investimenti.
«Siamo chiamati ad affrontare con concretezza e serietà il tema dell’impiantistica sportiva in Italia. Lo facciamo – ha detto il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma – con le nostre competenze in materia di analisi dei dati ed ingegneria ma anche di sviluppo tecnologico, fornendo una piattaforma che, grazie alla preziosa collaborazione delle Regioni e degli Enti locali, raccoglierà ed analizzerà le informazioni. Ma soprattutto avremo un patrimonio di dati che permetterà sia l’avvio di un osservatorio capace di suggerire le politiche pubbliche sia di giungere alla redazione di un Piano regolatore nazionale dell’impiantistica sportiva».
Monitorare lo stato dell’arte dell’impiantistica sportiva, per prendere provvedimenti in maniera più efficace ed efficiente: lo status delle infrastrutture italiane lo richiede.
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