La seconda edizione del Forum “Osservatorio Valore Sport” evidenza numeri inequivocabili per il settore sportivo italiano. Dalla prima giornata dell’evento organizzato allo Stadio Olimpico di Roma, con la presenza di circa 300 partecipanti e numerosi sponsor istituzionali e privati, viene evidenziato come il nostro Paese risulti essere il quarto peggiore al mondo per attività fisica tra gli adulti.
Inoltre, l’Italia è in testa in due classifiche che fanno riflettere:: è la peggiore per il range d’età 11-15 anni, per quanto concerne la pratica sportiva, e lo Stato con la più alta percentuale di persone in sovrappeso a livello europeo.
Record negativi – presentati da Valerio De Molli, Managing Partner e Ceo di The European House – Ambrosetti – che sono causati da una serie di motivazioni, tra cui l’attuale stato della dotazione impiantistica sportiva. In particolare, l’Italia si attesta al di sotto del 22% rispetto alla media europea, con circa 131 impianti ogni 100 mila abitanti. Al primo posto la Finlandia, con cinque volte il numero delle strutture italiane.
Osservatorio Valore Sport 2024 – Il monito di Malagò
Strettamente correlato alla scarsa dotazione di strutture sportive è il tasso di sedentarietà del Belpaese, tra i più alti in Europa. Fin dai primi anni, i ragazzi non vengono invogliati a fare sport e un dato eloquente sottolinea come questo trend parta dalle scuole: il 60% degli impianti scolastici italiani non dispone di una palestra.
Scuola che è alla base della piramide sportiva che è stata centrale nell’intervento di Giovanni Malagò, Presidente del Coni. «Se non c’è inversione di tendenza, sarà impossibile mantenere questo livello di medaglie. Serve un piano Marshall che parta dalla scuola. Questa cosa può farlo chi legifera, solo questo Governo ha il potere di agire», ha dichiarato Malagò.
Considerazioni che hanno riguardato anche i risultati sportivi degli atleti italiani, olimpici e no. Per Malagò il vero plus del movimento Italia è il “know-how” degli allenatori e, in generale, della tradizione sportiva in Italia che, al contempo, non viene accompagnata dal supporto statale.
Infatti, la spesa pubblica per lo sport si attesta a 6 miliardi di euro, posizionando il Belpaese al quindicesimo posto in ambito UE. I fondi Pnrr sono stati indirizzati per lo 0,45% agli investimenti su infrastrutture sportive; di contro un’ incidenza sul Pil italiano si attesta all’1,3%.
Osservatorio Valore Sport 2024 – Il commento di Abodi
A far eco alle parole di Malagò l’intervento di Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e le politiche giovanili. «Bisogna cominciare a mettere lo sport al centro dell’agenda di Governo, non si tratta di ripristino ma di iniziare a farlo. Il 94,5% degli adolescenti non pratica attività sportiva secondo i criteri internazionali dell’Oms, questo è un problema non di poco conto», ha commentato l’ex Presidente dell’Istituto di Credito Sportivo.
Sul tema delle scuole ha precisato: «Mancano 13mila palestre in 13mila scuole: dobbiamo pensare anche alla sostituzione urbana, oltre che alla necessaria pratica sportiva. La scuola deve essere educante ma, prima di tutto, educata».
Una battuta anche sul finanziamento per lo sport arrivato dal Pnrr, dove Abodi ha evidenziato una lacuna principale: «Prima dobbiamo completare gli impianti incompiuti, poi pensare a realizzarne di nuovi. Sono stati destinati pochi soldi allo sport in senso generale. Ritengo non abbastanza i 300 milioni di euro sia per l’impiantistica sportiva che per quella scolastica: troppo poco in confronto all’incidenza del settore e ai risvolti sociali che ne conseguono».