Il 13% del PIL turistico nazionale si genera ad alta quota. Questi i numeri dell’industria della montagna riportati da Repubblica, figli di un impatto economico complessivo superiore ai 15 miliardi di euro.
Il settore sciistico, che vede la stagione in apertura in oltre 280 località, genera infatti un giro d’affari di 1,2 miliardi di euro annui per le sole risalite.
«Le prenotazioni — commenta Valeria Ghezzi, presidente degli impiantisti italiani e europei — annunciano una stagione da record. Gli investimenti in tecnologia e sostenibilità, nonostante il surriscaldamento del clima, permettono di garantire tracciati perfetti. Il problema non sono più le piste a bassa quota, ma quelle che scendono lungo versanti sovraesposti a sole e vento. Un anno ricco di piogge garantisce bacini pieni d’acqua, pronta per essere distribuita sulle piste in poche ore di freddo e bassa umidità».
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Valore industria montagna – I principali comprensori al via
Mentre sul versante nord, tra Francia, Svizzera e Austria, la neve naturale è già abbondante, in Italia si parte grazie alla neve programmata, essenziale per sopperire alle temperature miti degli ultimi giorni.
I principali comprensori, da Cervinia alla Val Senales, fino a Courmayeur, Monte Rosa, Madonna di Campiglio e Plan de Corones, stanno progressivamente aprendo le piste. Nelle Dolomiti, Val di Fiemme e Cortina d’Ampezzo guidano l’avvio della stagione.
Il meteo promette un calo delle temperature a partire dalla settimana dell’Immacolata, condizione sufficiente per rendere operativi i 5.686 chilometri di piste del Paese, serviti da 1.853 impianti, e accogliere gli oltre 10 milioni di sciatori attesi.
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Valore industria montagna – Livigno al centro di Milano Cortina
Livigno inaugura una stagione sciistica che punta a ridefinire il panorama economico e turistico delle Alpi. La nuova cabinovia San Rocco, in apertura ufficiale il 6 dicembre, rappresenta l’icona di una trasformazione strategica: in cinque minuti collega quota 1.816 metri al Mottolino, superando un dislivello di oltre mille metri.
Con un investimento complessivo di 30 milioni di euro, che include anche la nuova seggiovia Monte Sponda, la località si prepara ad accogliere le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, in cui saranno assegnate ben 78 medaglie. Nel frattempo, gli impianti del Carosello Tremila sono già operativi grazie alle nevicate della scorsa settimana.
«Ora manca solo un po’ di freddo — dice Luca Moretti, presidente dell’Apt, l’ente locale di promozione del turismo — per preparare l’intero carosello. L’11 dicembre verrà inaugurata anche la prima struttura dei Giochi: poi toccherà al collegamento tra i due lati della valle e al parcheggio interrato ai piedi del Mottolino. Il volto di Livigno sarà totalmente nuovo».
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Le sfide della sostenibilità ambientale ed economica
La neve programmata, sostenuta da bacini d’acqua pieni grazie alle abbondanti piogge dell’anno, permette di preparare le piste in poche ore di freddo e bassa umidità. Tuttavia, il comparto deve affrontare diverse sfide.
L’instabilità climatica degli inverni recenti impone una riflessione sulla sostenibilità degli impianti a bassa quota, mentre l’aumento dei prezzi degli skipass, cresciuti fino al 28% rispetto al 2020, rischia di influire sulla percezione dell’accessibilità economica.
«Il salto culturale — secondo Luigi Borgo, presidente dei 16.583 maestri di sci italiani — è immaginare la neve in modo nuovo, come l’intera montagna d’inverno. Lo sci non va più declinato al singolare, ma al plurale, a seconda dei tempi e dei luoghi diversi entro i quali sarà possibile esercitarlo. Il prezzo invece ancora non è un’emergenza: entrare allo stadio o in una spa costa di più e non garantisce una giornata di libertà e movimento nella natura».
Nonostante i rincari, con skipass giornalieri che arrivano fino a 83 euro a Dolomiti Superski, 79 euro a Madonna di Campiglio e 77 euro a Cortina d’Ampezzo, le prenotazioni per il periodo dell’Immacolata, Natale e Capodanno sono già al completo in molte località.
Gli amanti della montagna sembrano non lasciarsi scoraggiare dai prezzi, confermando una domanda in costante crescita. Sul piano delle innovazioni, il settore introduce importanti novità, come la prima cabinovia a doppia fune che collegherà Campitello di Fassa al Sellaronda e l’impianto che, dopo sessant’anni, permetterà di risalire da San Martino di Castrozza al Passo Rolle.