I Giochi non valgono la candela. Questo il pensiero diffuso tra le aziende venete chiamate a raccolta dalla Fondazione Milano Cortina per aderire al programma di sponsorizzazione delle Olimpiadi Invernali.
Le imprese ritengono elevati i costi richiesti per i contratti di sponsorizzazione a fronte del numero limitato di gare previste nella Regione Veneto che non consentirebbe di capitalizzare al massimo la visibilità olimpica.
Secondo indiscrezioni da fonti vicine al dossier e riportate da Il Messaggero Veneto, la cifra necessaria per entrare nel gruppo di sponsor si aggira intorno ai 2-2,5 milioni di euro.
L’investimento è ritenuto significativo, soprattutto per quelle piccole e medie imprese che, pur rappresentando una parte importante del tessuto economico regionale, spesso si attestano su fatturati che non superano i 50 milioni di euro.
A complicare ulteriormente il quadro si aggiunge il momento difficile che sta attraversando l’industria dell’automotive, storicamente forte in regione ma attualmente alle prese con una crisi settoriale.
Milano Cortina, raccolti dagli sponsor 300 milioni di euro: superata la metà del budget
Milano Cortina imprese Veneto – I grandi gruppi del territorio
Nonostante il Veneto sia una terra ricca di eccellenze industriali, colpisce l’assenza di alcune delle sue aziende più rappresentative tra gli sponsor. Parliamo di realtà di fama internazionale, come Luxottica, leader nella produzione di occhiali, o Safilo, specializzata in accessori ottici e sportivi.
Anche nomi iconici come Giovanni Rana, marchio noto per la pasta fresca, Diesel, simbolo della moda italiana, De’ Longhi, eccellenza negli elettrodomestici, e il Gruppo Calzedonia, protagonista nel settore dell’abbigliamento, non hanno ancora aderito al progetto.
Le parole dell’amministratore delegato di Fondazione Milano Cortina 2026, Andrea Varnier, che ha espresso rammarico per la mancata partecipazione delle imprese venete, non hanno tardato a suscitare reazioni.
La situazione va letta nel contesto naturale di una trattativa economica: le aziende valutano attentamente costi e benefici prima di impegnarsi, e al momento non sembrano ancora essere maturate le condizioni per siglare accordi.
La convinzione degli attori istituzionali: le imprese aderiranno
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è detto fiducioso che le imprese locali faranno la loro parte. Durante la presentazione del percorso della fiamma olimpica a Verona, ha definito le parole di Varnier uno stimolo positivo per spronare le aziende del territorio.
«Oggi tra gli sponsor vediamo grandi aziende e multinazionali, molte sono partecipate statali. Adesso arriveranno anche le imprese del territorio» – ha dichiarato a margine dell’evento.
Anche il presidente del CONI e di Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, ha espresso lo stesso ottimismo, ribadendo l’importanza di avere il maggior numero possibile di partner locali, in grado di sostenere economicamente e simbolicamente un evento così importante.