Unite nel sogno olimpico, divise dall’hockey: la sfida tra Milano e Verona per l’NHL

Le due città emergono come papabili contendenti per ospitare una partita del campionato nordamericano, potendo sfruttare le opere, nuove o rinnovate, che verranno lasciate in dote dai Giochi Invernali.

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Arena di Verona (Image credit: Depositphotos)

Un’eredità già tangibile. Quando manca poco meno di un anno ai Giochi Olimpici di Milano Cortina, due venue cruciali per lo svolgimento delle competizioni emergono come potenziali candidate per ospitare l’NHL.

Da un lato, la storica Arena di Verona, che sarà il teatro della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi e la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, per cui verranno stanziati 19 milioni al fine di migliorare l’accessibilità.

Dall’altro, una venue creata ad-hoc per la rassegna a cinque cerchi, e che rappresenta un lascito fondamentale per il capoluogo lombardo: l’Arena di Santa Giulia, che ospiterà dell’hockey sul ghiaccio.

NHL Italia: la candidatura dell’Arena di Santa Giulia

Per la costruzione della struttura polifunzionale sono stati inizialmente stanziati ben 180 milioni, ulteriormente lievitati di altri 40 milioni secondo le ultime stime, con il termine delle operazioni previsto proprio a ridosso dell’inizio dei Giochi.

Nonostante l’ingente investimento, il lascito potrebbe conferire a Milano una nuova centralità nella scena sportiva italiana e oltre, con la possibilità di attrarre competizioni del calibro delle ATP Finals e la Coppa Davis nel tennis.

Lanciata dunque la sfida a Verona, che a livello di fascino della location sembra impareggiabile, con gli statunitensi che, secondo quanto riporta l’Arena, stanno valutando le opzioni per sbarcare in Italia, mercato reputato attrattivo per la lega di hockey.

NHL Italia: la vocazione internazionale della lega

La tradizione della NHL nel portare il proprio spettacolo oltre i confini nordamericani è consolidata: già nel 1938 i Detroit Red Wings e i Montreal Canadiens disputarono un tour europeo con nove partite tra Londra, Brighton e Parigi

Più di recente, dal 2017, la lega ha lanciato le Global Series, con incontri in Svezia, Svizzera, Germania, Finlandia e Repubblica Ceca. Per il 2025 sono già previste due gare a Stoccolma, mentre l’Italia potrebbe accogliere per la prima volta le stelle dell’hockey tra il 2026 e il 2027.

Non mancano però le sfide logistiche legate ad una struttura storica come l’Arena. Finora, le Global Series si sono infatti svolte prevalentemente in impianti coperti da almeno 15mila posti, come accaduto a Tampere e Praga

NHL Italia: gli ostacoli legati all’opzione Arena

Uno degli ostacoli principali è proprio legato al giocare la partita in una venue all’aperto, con le incognite meteorologiche legate a pioggia e umidità, che potrebbero compromettere la qualità del ghiaccio. 

Inoltre, le temperature rappresentano un altro fattore critico: le partite si disputano solitamente tra settembre e novembre, un periodo in cui mantenere il ghiaccio in condizioni ottimali all’aperto potrebbe rivelarsi complicato e costoso.

Nonostante queste difficoltà, il progetto resta affascinante e non irrealizzabile. L’Arena di Verona ha già dimostrato di poter ospitare eventi sul ghiaccio, come Opera on Ice, che ha visto esibirsi campioni del calibro di Carolina Kostner ed Evgeni Plushenko

La sfida tra il fascino di Verona e la funzionalità di Milano

Non sarebbe la prima volta che un incontro di hockey si tiene in un anfiteatro romano: nel 2012, le squadre di Zagabria e Lubiana si sfidarono nell’antica Arena di Pola, in Istria.

Si profila dunque un derby tra le due città:sull’ago della bilancia gli aspetti logistici e funzionali fanno propendere per Milano, che si doterà di una struttura all’avanguardia; d’altro canto Verona può contare dalla sua sul fascino iconico dell’Arena che potrebbe ribaltare l’esito della partita.

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