Il mondo del tennis si prepara a una possibile rivoluzione con l’ipotesi di un’unica entità commerciale per gestire l’intero ecosistema dello sport.
Secondo quanto riportato da SportsPro, l’ATP Tour e il WTA Tour avrebbero presentato ai quattro Grandi Slam un piano di riforma strutturale che potrebbe unire le principali istituzioni sotto un unico ombrello governativo e societario.
Come riferito da The Athletic, Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP, e Steve Simon, presidente della WTA, hanno recentemente presentato un documento di 23 pagine ai vertici dei quattro Grandi Slam.
Il dossier analizza le criticità dello sport, tra cui la frammentazione della struttura organizzativa, la difficoltà nella vendita dei diritti mediatici e delle sponsorizzazioni, la durata della stagione e le difficoltà economiche per molti giocatori.
La proposta prevede la creazione di una nuova entità che raggrupperebbe ATP, WTA, Grandi Slam e i principali tornei internazionali. Questo organismo avrebbe il compito di gestire in maniera congiunta risorse come diritti TV e sponsorizzazioni per garantire maggiore stabilità finanziaria all’intero circuito.
Riforma tennis – La nuova struttura del calendario
Il piano dell’ATP e della WTA suggerisce una ristrutturazione del calendario con:
- 4 Grandi Slam
- 10 eventi ATP Masters 1000 e 10 WTA 1000 (con l’aggiunta di un nuovo torneo ATP a febbraio)
- 16 tornei ATP 500 e 17 WTA 500, che si svolgeranno in settimane concomitanti
- Riduzione del numero di tornei ATP e WTA 250 attraverso un sistema di “buyback”, che consentirebbe ai tour di riacquisire le licenze di circa 30 eventi ATP e 21 WTA

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Il nuovo consiglio di amministrazione
Secondo il documento, la gestione della nuova entità sarà affidata a un consiglio di amministrazione composto da:
- Tre rappresentanti per i quattro Grandi Slam
- Due rappresentanti per i tornei 1000
- Un rappresentante per i tornei 500 e 250
- Sei seggi per i giocatori (tre per l’ATP e tre per la WTA), con una presidenza dedicata
Tuttavia, la Federazione Internazionale di Tennis (ITF) non è inclusa nella governance del nuovo progetto.
Tennis Ventures: la nuova entità commerciale
Uno degli elementi più innovativi della proposta è la creazione di Tennis Ventures, una società che gestirebbe gli interessi commerciali dell’ATP, della WTA e dei quattro Grandi Slam. L’obiettivo è quello di centralizzare la gestione dei diritti mediatici internazionali, dello streaming e dei dati, pur lasciando ai Grandi Slam il controllo dei diritti nazionali.
Il nuovo modello finanziario punta anche a garantire ai giocatori una quota maggiore delle entrate, attraverso un sistema di profit sharing. Attualmente, i premi in denaro dei Grandi Slam rappresentano solo il 15-20% dei loro ricavi, mentre in altri sport come NBA, NFL o MLB la quota per gli atleti si avvicina al 50%.
Per affrontare questa disparità, il piano prevede di includere i tornei del Grande Slam nel sistema di “bonus pool“, già esistente per gli eventi ATP 1000, e di aumentare il montepremi per i giocatori con le migliori performance nei tornei ATP 500.

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Riforma tennis commerciale – Le perplessità dei Grandi Slam
Nonostante il sostegno dell’ATP e della WTA, i quattro Grandi Slam hanno espresso alcune riserve sulla proposta, ritenendola non abbastanza ambiziosa. Le loro principali richieste riguardano:
- Maggior controllo sulla governance, non gradendo l’idea di avere solo tre rappresentanti nel consiglio di amministrazione
- Un prodotto più esclusivo, con meno tornei e una off-season più lunga
- Maggiore valorizzazione dei Grandi Slam, che attualmente generano oltre la metà dei 2,2 miliardi di dollari annui del tennis.
Verso un ecosistema sostenibile
Nel documento, Gaudenzi e Simon sottolineano che l’obiettivo è creare un ecosistema sostenibile, in cui i giocatori abbiano trasparenza sulle finanze e possano beneficiare dei profitti generati dagli eventi in cui competono.
«Dove i giocatori hanno trasparenza sulle finanze. Dove le vostre vittorie sono le loro vittorie», si legge nel documento. «Per abbandonare il ciclo infinito di negoziazioni e relazioni tese, per passare a un luogo in cui i giocatori lavorano con voi come partner interessati».
Il progetto di riforma commerciale del tennis rappresenta dunque una svolta epocale, ma restano ancora diversi nodi da sciogliere per ottenere il consenso di tutti i principali attori del circuito.