Il ciclismo globale alza la posta per il 2025: sul piatto 730 milioni

Le squadre del World Tour, il massimo circuito mondiale, spenderanno 570 milioni (+14% sul 2024) mentre quelle del Professional, la serie cadetta, raggiungeranno i 160 milioni.

Giro d’affari ciclismo
crescita continua
Tadej Pogacar, Tour de France 2024 (Photo by: Nico Vereecken / Photonews / Panoramic / Insidefoto)

Budget in salita ripida nel ciclismo. Complessivamente, tra World Tour e Professional, i due maggiori circuiti globali, nel 2025 si toccheranno i 730 milioni, un incremento del 15% rispetto alla stagione precedente, riporta Il Sole 24 Ore.

Il percorso di crescita è stato continuo in questi anni: nel 2025, le 18 formazioni del World Tour hanno stanziato 570 milioni per le loro attività, in aumento rispetto ai 500 del 2024 e ai 473 del 2023.

Giro d’affari ciclismo: la crescita negli anni e i numeri del circuito Professional

Nel 2021, quando le squadre della massima divisione erano 19, gli stanziamenti si fermavano a 379 milioni. In cinque anni, la spesa complessiva è aumentata di quasi 200 milioni, con un budget medio che ha toccato i 32 milioni, rispetto ai 20 del 2021.

Anche la serie cadetta, il circuito Professional, che comprende 17 team, le risorse disponibili sono salite a circa 160 milioni, contro i 143 del 2024 e gli 87 del 2021 (quando le formazioni erano 19). Il budget medio è così cresciuto a 9,4 milioni. 

Le principali fonti di finanziamento restano le sponsorizzazioni e gli apporti della proprietà, due voci che cumulate coprono oltre i tre quarti dei budget complessivi, risultando cruciali nel sostenere economicamente i team.

Giro d’affari ciclismo: gli stipendi dei corridori

Spostando l’analisi sui corridori, la cifra cerchiata in rosso è mezzo milione, ovvero l’ingaggio medio di un ciclista professionista che gareggia per una delle 18 squadre élite del World Tour nel 2025. 

Secondo dati presentati in un seminario dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI), il salario medio di un corridore inquadrato come lavoratore autonomo è di 636mila euro, mentre per chi è assunto come dipendente si dimezza a 331mila

Tuttavia, esistono notevoli differenze tra i compensi percepiti dai leader – come Remco Evenepoel, Jonas Vingegaard, Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert – e quelli destinati ai gregari. 

Su tutti spicca Tadej Pogačar: il fuoriclasse sloveno, dopo aver conquistato nel 2024 il Tour de France, il Giro d’Italia e il Mondiale, ha rinnovato fino al 2030 con la UAE Emirates per circa 8 milioni annui.

Giro d’affari ciclismo: proprietà e sponsor

Nel World Tour maschile, quattro team sono francesi, tre belgi, due americani e due olandesi. Presenti anche Gran Bretagna (Ineos Grenadiers), Spagna (Movistar Team), Germania, Australia, Emirati Arabi (UAE Team Emirates), Bahrain (Bahrain Victorious) e Kazakistan.

Il World Tour 2025 prevede 36 gare, di cui 20 in linea e 15 a tappe, da gennaio (Tour Down Under, in Australia) fino a ottobre (Tour of Guangxi, in Cina). Oltre alle proprietà, come già visto un ruolo cruciale lo giocano gli sponsor, che in alcuni casi hanno incrementato il loro impegno. 

Red Bull è entrata nella tedesca Bora-Hansgrohe, Decathlon sostiene la francese Ag2r, mentre i cinesi di XdS Carbon Tech supportano Astana. Dal 2023, il Team Jayco-AlUla riceve finanziamenti dai fondi sauditi della Royal Commission for AlUla.

Il punto sulla rappresentanza italiana e il ciclismo femminile

Se le squadre italiane continuano a mancare dal massimo circuito (l’ultima è stata Lampre Merida nel 2016), tre team sono presenti nella categoria Professional: Polti VisitMalta, Toscana Factory Team Vini Fantini e VF Group-Bardiani CSF-Faizanè

In compenso, il numero di ciclisti italiani nel World Tour è aumentato: nel 2025, su un totale di 521 atleti (con un massimo di 30 per squadra), 57 sono italiani e militano in 17 formazioni. Solo Francia (81) e Belgio (72) hanno una rappresentanza più numerosa.

Capitolo a parte merita il ciclismo femminile, che registra un forte sviluppo: nel 2025, le 15 squadre del World Tour disporranno di un budget totale di 70 milioni, in crescita del 20% rispetto ai 57 del 2024. 

Questo aumento è legato sia all’espansione del pubblico e degli investimenti, sia alla crescente competizione tra i gruppi industriali che sostengono le squadre, in una corsa all’oro per assicurarsi la competitività in pista.