Vincere senza gareggiare. Una circostanza che in apparenza sembra contraria ai principi cardine dello sport, è invece in questo caso l’esaltazione di una stagione vissuta da protagonista assoluta.
La cancellazione della discesa di Sun Valley per maltempo, ultima tappa della Coppa del Mondo, ha assegnato aritmeticamente la sfera di cristallo a Federica Brignone, che si assicura parallelamente anche la coppa di specialità.
Brignone Coppa del Mondo: un divario incolmabile
Dopo la decisione di non disputare la gara prevista originariamente per sabato 22 marzo, erano infatti rimaste altre tre gare ancora in calendario, con nessuna rivale che poteva capovolgere l’esito dato il divario maturato.
Brignone aveva infatti un margine di vantaggio incolmabile sulla sua principale rivale, Lara Gut-Behrami: 1454 punti contro 1072, che corrispondono a 382 lunghezze di divario, a fronte dei 300 punti che erano ancora a disposizione.
La valdostana diventa così l’unica italiana a vincere due volte il trofeo più prestigioso dello sci alpino: aveva infatti primeggiato in classifica generale nel 2020, quando divenne la prima sciatrice italiana a conquistare la coppa.
Brignone Coppa del Mondo: arriva anche la discesa
Oltre alla Coppa generale, Brignone si porta a casa aritmeticamente anche quella di discesa, totalizzando 384 punti contro i 368 dell’austriaca Cornelia Huetter. Un successo che conferma la sua polivalenza e la straordinaria costanza di rendimento.
Con quasi 35 anni, Brignone diventa anche la sciatrice più anziana a vincere la Coppa del Mondo generale, superando proprio Lara Gut-Behrami, un traguardo che impreziosisce ulteriormente la stagione.
I numeri sono straordinari: dieci vittorie in tre discipline diverse (2 in discesa, 3 in Super-G e 5 in gigante) e due medaglie ai Mondiali (oro e argento). Escludendo lo slalom speciale, in cui non partecipa, Brignone si è espressa ai massimi livelli in tutte le altre specialità dello sci alpino.

Brignone da urlo: una stagione da incorniciare in attesa dei verdetti finali
Brignone Coppa del Mondo: sfumato il Super-G
Il trionfo nella Coppa di discesa arricchisce dunque ulteriormente il suo palmarès, che già comprendeva i trofei di gigante, Super-G e combinata. Solo Maria Walliser tra le donne aveva vinto le tre classifiche di specialità in passato, sebbene nel 1986 la combinata non prevedesse l’assegnazione di una coppa.
Brignone avrebbe potuto diventare la prima donna nella storia a vincere nella stessa stagione le Coppe di specialità di discesa, Super-G e gigante. Solo Pirmin Zurbriggen, Hermann Maier e Marco Odermatt ci sono riusciti tra gli uomini.
Tuttavia, la coppa di Super-G è sfuggita all’ultimo, con Lara Gut-Behrami capace di un’impresa straordinaria nell’ultima gara di Sun Valley che ha ribaltato la classifica della vigilia, che vedeva l’azzurra avanti di cinque punti.
Il piazzamento nel ranking storici e l’obiettivo slalom gigante
Grazie ai risultati di questa stagione, Brignone ha scalato le classifiche all-time dello sci alpino. Con 37 successi in Coppa del Mondo, è ora ottava nel ranking femminile di tutti i tempi.
I suoi 84 podi le valgono la nona posizione assoluta tra le donne.Ora, nel mirino c’è il record italiano di podi detenuto da Alberto Tomba, fermo a 88. Un numero che sembrava irraggiungibile e che ora dista solo quattro vittorie.
In termini di vittorie, Tomba resta saldamente in testa con 50 successi, ma Brignone non vuole smettere di stupire: il prossimo obiettivo è portare a casa la coppa di specialità di slalom gigante.
Al momento, Brignone parte dietro di venti lunghezze rispetto all’australiana Alice Robinson, ma l’ultima gara di martedì 25 marzo può ancora riscrivere le gerarchie finali e regalare un ultimo ulteriore successo a una stagione già di per sé memorabile.
L’atteso momento della celebrazione ufficiale del titolo e della consegna del trofeo generale è previsto per giovedì 27 marzo, in seguito all’ultima gara di slalom speciale, che Federica si godrà da spettatrice.