Formula 1 a tutto gas: i numeri di un motore che gira sempre più veloce

Il campionato di corse automobilistiche sta sperimentando una rapida espansione, riscontrabile dall’entusiasmo nei circuiti e nel seguito da casa, con un impatto significativo sul giro d’affari.

Numeri Formula 1
campionato globale
Max Verstappen (Photo by: Philip Platzer / Red Bull Ring)

Una stagione da record. Il 2024, anno del 75esimo anniversario delle corse automobilistiche, è stato un anno da incorniciare con la Formula 1 che ha toccato nuove vette e primati in svariati ambiti.

Il primo punto è sicuramente il numero di appuntamenti, con i 24 GP stagionali, in crescita rispetto ai 22 dell’anno precedente, rispetto al quale sono tornati in calendario la Cina e Imola, dopo l’alluvione che aveva colpito l’Emilia-Romagna l’anno precedente.

Numeri Formula 1: le presenze nei circuiti

La stagione più lunga di sempre, dunque, con il numero di appuntamenti che rimarrà invariato nella stagione alle porte, così come le sedi di gara, con una calendarizzazione leggermente diversa.

E a fronte del record di gare, il pubblico ha risposto presente affollando i circuiti, con un totale di 6,5 milioni di spettatori che sono complessivamente accorsi a partecipare alle manifestazioni, in crescita dell’8,3%.

Ben 17 eventi hanno registrato il sold-out, e l’entusiasmo non è mancato nemmeno in Italia, con Monza che ha totalizzato 335mila spettatori, classificandosi tra gli appuntamenti più ricchi di pubblico, mentre Imola ha raggiunto un nuovo record superando le 200mila presenze.

Numeri Formula 1: il campionato sportivo più seguito al mondo

L’interesse per il mondiale è testimoniato anche dai numeri di Nielsen, che raccontano come la F1 sia il campionato più seguito su scala globale, totalizzando 750 milioni di appassionati, una cifra in crescita del 5,7% anno su anno.

Gli sforzi profusi da Liberty Media stanno portando a risultati significativi in termini di allargamento della fanbase, con una diffusione che si espande in aree geografiche relativamente nuove come il Medio Oriente, che si segnala per una forte vivacità.

Se si guarda all’equilibrio di genere, sono stati fatti significativi progressi considerando che il 41% dei supporters sono donne, mentre in termini di segmenti demografici, la fascia d’età tra i 16 e i 24 anni che è quella che emerge per la crescita più rapida.

Complessivamente gli spettatori che hanno preso visione ai 24 circuiti sono stati 1,6 miliardi, numero salito del 6,6%, segnando un coinvolgimento decisamente superiore rispetto al numero degli appassionati.

Numeri Formula 1: il seguito in Italia

Per quanto riguarda il contesto italiano, gli ultimi dati disponibili risalgono alla rilevazione effettuata nel 2023 da StageUp e Ipsos, che quantifica in 27,4 milioni gli interessati al motorsport nel Belpaese.

Questo numero la posizionava seconda tra gli sport, sopravanzata solamente dalla Serie A che nello stesso anno contava 29,3 milioni di interessati. Anche in Italia è in atto la tendenza di crescita del pubblico femminile, con una proporzione che vede le quote rosa al 43%.

La ricerca mostra inoltre come l’introduzione delle nuove regole, con particolare riferimento alla Speed Race, contribuisce a mantenere alto l’interesse, anche se i rischi di una poca contendibilità del titolo, che sembrano affievoliti nell’ultimo anno, potrebbero influire negativamente sull’appeal del campionato.

Da segnalare invece come in controtendenza rispetto al trend globale, l’Italia sia un mercato abbastanza maturo in cui il seguito si concentra prevalentemente nelle fasce d’età senior, con una quota di interessati di età inferiore ai 35 anni del 33%, rispetto al 43% registrato rispetto al pubblico internazionale.

Numeri Formula 1: il giro d’affari e il punto sui rinnovi dei GP

Parallelamente rispetto alla fanbase, cresce anche il giro d’affari, che segna un ulteriore nuovo record schizzando a 3,7 miliardi di dollari nell’esercizio fiscale concluso al 31 dicembre 2024, con un incremento che va oltre la doppia cifra rispetto all’anno precedente.

In aumento tutte le principali voci, a partire dalle tasse pagate dai circuiti che superano il miliardo di dollari, con il Circus che beneficia della forte competizione tra le località per essere confermate oppure insediarsi.

La stagione dei rinnovi ha preso il via, con il prolungamento del GP dei Paesi Bassi fino al 2026, la conferma della Cina per un altro quinquennio e di Monaco fino al 2031, stesso orizzonte temporale per cui avrà il posto assicurato anche Monza, che ha strappato cinque anni per oltre 25 milioni di euro all’anno.

Il GP del Belgio con un accordo storico ha invece inaugurato la nuova frontiera, con l’estensione che lo vedrà in calendario per quattro delle prossime sei stagioni, inaugurando la politica dell’alternanza che potrebbe coinvolgere anche Imola, in scadenza nel 2025 e con l’intesa per gli anni a venire ancora da raggiungere.

I diritti di trasmissione e le sponsorizzazioni: gli scenari tra Netflix e LVMH

La voce principale resta quella legata ai diritti di trasmissione, che sfiorano gli 1,2 miliardi di dollari. Nel mercato degli Stati Uniti, che vale 90 milioni all’anno grazie alla partnership con ESPN, potrebbe a breve configurarsi un epocale cambiamento.

Le indiscrezioni riportate da Sport e Finanza vedono il broadcaster statunitense orientato a disimpegnarsi per via degli alti costi, con Netflix che potrebbe subentrare proiettandosi in una nuova era di impegno sempre più forte rispetto ai contenuti sportivi live.

Altra voce rilevante è quella legata alle sponsorizzazioni, che pesa complessivamente per poco meno di 700 milioni di dollari. Dall’anno prossimo arriveranno ben 150 milioni dall’accordo con LVMH, con cui è stata siglata una partnership decennale.

L’accordo coinvolge i brand di punta della conglomerata francese, tra cui Louis Vuitton, Moët & Chandon e Tag Heuer, che ha rimpiazzato Rolex come cronometro ufficiale, ruolo che aveva svolto per undici stagioni.

La quota residuale del valore della produzione, pari a poco più di 700 milioni di dollari che equivalgono a meno del 20% del totale, è invece generata dall’hospitality nel paddock e dalla vendita di monoposto di Formula 2.