Boom commerciale della F1: quasi 3 miliardi in sponsorizzazioni tra Circus e team nel 2025

Le quattro ruote stanno vivendo una fase di slancio senza precedenti trainata dalla gestione Liberty Media, con i team che beneficiano della visibilità globale del campionato.

Sponsorizzazioni F1
lo studio di ampere analysis
Ferrari SF-25 (Credit image: Ferrari Media House)

Oltre l’effetto Hamilton. La spesa per le sponsorizzazioni a favore della Formula 1 e dei suoi team per la stagione 2025 sperimenterà un ulteriore accelerata, crescendo poco al di sotto della doppia cifra, secondo le previsioni di Ampere Analysis.

L’importo cumulato dovrebbe arrivare a sfiorare i 3 miliardi di dollari, andando a costituire una parte sempre più consistente del budget dei team, e rappresentando sempre più vera e propria benzina per alimentare il motore economico del Circus.

Il peso economico delle partnership sui conti del Circus

La Formula 1 ha registrato una crescita del giro d’affari senza precedenti negli ultimi anni, con le sponsorizzazioni che hanno acquisito un peso in progressiva crescita nel corso degli anni.

La gestione Liberty Media ha infatti posto forte enfasi sulla valorizzazione commerciale del prodotto, riuscendo a far lievitare il valore delle partnership, partito da una base di 272,9 milioni di dollari del 2017, anno di insediamento della conglomerata statunitense.

I dati dell’esercizio fiscale appena concluso, che fa riferimento alla scorsa stagione sportiva, quantificano le sponsorizzazioni in 634,4 milioni di dollari, un importo più che raddoppiato rispetto a sette anni fa, e un peso sul giro d’affari complessivo, che ha sforato i 3,6 miliardi di dollari, di poco inferiore al 20%.

Sponsorizzazioni F1: il supporto dei nuovi ingressi

Per il 2025, il percorso di crescita non sembra arrestarsi, con le stime di Ampere Analysis che proiettano il valore delle sponsorizzazioni alla cifra record di 798 milioni di dollari, che significherebbe una crescita vertiginosa del 25% anno su anno.

«Dopo una stagione caratterizzata da una competizione in pista sempre più accesa e un periodo di sponsorizzazioni particolarmente redditizio ha dichiarato Adam Lewis, analista di Ampere Analysis –, ci aspettiamo un altro anno di successo per la serie».

Un ruolo cruciale in questo sostanziale aumento è giocato dall’accordo decennale siglato con il gruppo LVMH, valutato da Ampere a 1 miliardo di dollari complessivamente, stima che sembra addirittura prudenziale rispetto ai 150 milioni di dollari a stagione che sono precedentemente filtrati.

Allo stesso tempo, il campionato entra nella sua prima stagione completa di partnership con American Express, che in base all’intesa annunciata nell’ottobre dell’anno scorso, si è elevato al rango di sponsor globale.

Il volume di affari dei team di Formula 1

La parte del leone nel volume d’affari complessivo delle sponsorizzazioni la fanno i team, che rappresentano il 72% del totale delle entrate, per un importo che quest’anno ha superato per la prima volta i 2 miliardi di dollari, salendo di quasi un terzo rispetto al 2023 in cui si attestava poco sopra a 1,5 miliardi.

«Le squadre di F1 hanno saputo capitalizzare l’attenzione crescente sulla serie nelle ultime stagioni, adottando strategie di sponsorizzazione differenti», commenta Lewis sottolineando l’importante lavoro sul fronte commerciale.

Per l’anno prossimo, a fronte del boom delle sponsorizzazioni legate direttamente al Circus, si prevede una crescita più esigua per i team che porterebbe il totale a raggiungere i 2,12 miliardi di dollari

Valore sponsorizzazioni F1 per anno
Fonte: Ampere Analysis; dati in milioni di dollari

I settori tecnologico e dei servizi finanziari si distinguono come le industrie maggiormente attive nel Circus quest’anno, coprendo ciascuno circa il 20% di tutti i nuovi accordi di sponsorizzazione.

In particolare, le aziende di criptovalute e software guidano gli investimenti del settore tecnologico, con Gate.io e Coinbase che si sono legate rispettivamente a Red Bull e Aston Martin.

Sponsorizzazioni F1: distribuzione geografica e settoriale

Tra gli accordi più remunerativi emergono la partnership tra Williams e Atlassian, che può raggiungere i 35 milioni di dollari all’anno con i bonus, e l’accordo di Mercedes con Adidas, partnership tutta tedesca che ha segnato il debutto dell’azienda di abbigliamento nel motorsport.

Guardando alla distribuzione geografica, l’attenzione della serie sul mercato nordamericano ha portato forti benefici anche ai team, con il 34% dei nuovi accordi siglati finora provenienti da aziende con sede negli Stati Uniti, la percentuale più alta del globo.

Ampere ha inoltre evidenziato come i brand del mondo delle scommesse stanno vivendo una stagione particolarmente attiva. Sono stati rinnovati o firmati ex novo ben quattro accordi afferenti alla categoria, tra cui due che vedono protagonista l’operatore britannico Allwyn, legatosi direttamente con la F1 oltre che con McLaren.

Proprio la scuderia britannica, campione in carica tra i costruttori, può vantare attualmente il numero più elevato di partner unici, totalizzandone 51, a fronte di una media di sponsor per squadra pari a 32.

«McLaren ha perseguito un approccio ad alto volume, assicurandosi numerose sponsorizzazioni in diverse categorie di prodotti, mentre Red Bull si è concentrata su un numero inferiore di accordi con attività più ampie».

Sponsorizzazioni F1: Ferrari sulla scia dell’effetto Hamilton

Se McLaren punta sulla quantità, a Maranello il focus è sul valore. Un capitolo a parte merita infatti Ferrari, che sulla scia dell’effetto Hamilton ha incrementato il valore delle partnership di 100 milioni di euro nel 2024, pesando circa il 20% nell’aumento sperimentato complessivamente dai team del Circus.

Il Cavallino Rampante è passato da incassare 570 milioni di euro in questa linea di ricavo, ad arrivare a 680 milioni nell’ultimo bilancio rilasciato, superando da sola le cifre del Circus e testimoniando la bontà in termini di marketing dell’ingaggio dell’iconico pilota britannico.

Tra le new entry si segnala innanzitutto l’azienda che ha dato vita alla Silicon Valley, HP, che per figurare in prima linea nella livrea dei bolidi guidati da Hamilton e Leclerc corrisponderebbe da sola 100 milioni di dollari all’anno.

Allo stesso tempo, nell’insegna dell’eccellenza italiana, si è legato alla Rossa anche l’istituto bancario milanese Unicredit, che ha rilevato Santander mantenendo invariato il supporto finanziario da 60 milioni che garantiva la banca iberica.

Infine, chiudono la platea dei nuovi sponsor del 2024 Chivas e IBM, ai quali si sommano poi gli accordi già siglati in vista della stagione in partenza, che hanno coinvolto Ambipar e Vantage Markets.