Ora c’è anche l’ufficialità: a partire dalla stagione 2026 General Motors debutterà ufficialmente in Formula 1. Il più grande produttore statunitense arriva così nella massima serie motoristica, dopo il semaforo verde ottenuto da Liberty Media, proprietaria della F1.
Le trattative per portare l’undicesimo team – statunitense, va precisato – in F1, erano iniziate oltre un anno fa con il progetto Andretti Global, società guidata da Michael, figlio dell’ex campione Mario Andretti.
Dapprima un’accoglienza “timida”, poi un vero e proprio alt – il progetto non era stato ritenuto di “valore aggiunto” per il Circus – avevano spinto Andretti a fare un passo indietro dal ruolo di ceo della società, e la General Motors a farsi a vanti, non solo come partner ma come produttore.
General Motors F1: la fee di ingresso sale a 450 milioni
Lo scorso novembre, con Michael Andretti che ha ceduto il timone ai manager Dan Towriss (ceo di Group 1001, nonché investitore del progetto GM in F1) e General Motors pronta a entrare in F1 con il brand Cadillac, la questione ha subito una notevole accelerata, conclusasi in questi giorni, a ridosso della partenza della stagione 2025, con il semaforo verde di Liberty Media
«Stiamo creando un team di livello mondiale che incarnerà l’innovazione americana e regalerà momenti indimenticabili agli appassionati di corse di tutto il mondo – ha affermato Dan Towriss -. Apprezziamo il supporto della FIA e della FOM per la nostra candidatura e il loro riconoscimento del valore che possiamo apportare al campionato».
La quota di ingresso in F1, inizialmente fissata a livello base – ossia 200 milioni di dollari – è stata fissata, secondo quanto riporta BBC Sport, nell’ordine di 450 milioni di dollari. Cifra che General Motors e TWG Global hanno ritenuto “sostenibile” dal punto di vista finanziario, considerandola un investimento a medio termine, visto il crescente appeal della Formula 1 a livello globale.
«General Motors e Cadillac sono onorate di unirsi al campionato motoristico più importante al mondo – ha aggiunto Mark Reuss, presidente della General Motors -. Ci impegniamo a competere con passione e integrità per elevare ulteriormente questo sport».
General Motors F1: la partnership con Ferrari
Un anno per sviluppare una monoposto competitiva è davvero poco tempo. Lo sanno bene in GM e, anche per questa ragione, il debutto come produttore di power unit arriverà solo nel 2028, dopo un paio di stagioni di “rodaggio”.
Per prendere familiarità con il Circus e con le dinamiche della Formula 1, General Motors ha scelto di affidarsi per la fornitura dei motori a una casa veterana, della F1 la scuderia più vincente di sempre, la Ferrari.
L’accordo con la Rossa permetterà da una parte a GM di partire sin da subito con un partner affidabile, dall’altra consentirà a Maranello di avere un ulteriore spinta di visibilità sul mercato nordamericano.
Image credit: Depositphots