PUMA, risultati sotto le aspettative: discesa del 18% del titolo in borsa

Nonostante la società di abbigliamento sportivo ha registrato una crescita lieve del giro d’affari, i mercati hanno reagito negativamente dopo l’annuncio dei risultati trimestrali sotto le aspettative.

PUMA bilancio
titolo ai minimi dal 2018
Image credit: Depositphotos

PUMA stenta a decollare. Nonostante una buona performance nell’ultimo trimestre del 2024, che ha visto crescere i ricavi del 9,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i mercati non hanno reagito positivamente ai risultati della società tedesca.

Le previsioni di crescita erano infatti superiori, e si attestavano al 12% senza considerare l’effetto del cambio, con il volume d’affari del quarto trimestre che si è arrestato a 2,28 miliardi di euro.

PUMA bilancio – Il tracollo in borsa

Su base annua, la crescita è stata significativamente inferiore, e si è fermata al 4,4% portando il fatturato del gruppo a quota 8,8 miliardi di euro, poco più di un terzo di quanto registrato da Adidas, che, come riportato da Sport e Finanza, ha recentemente annunciato i risultati del 2024.

Gli investitori si interrogano se l’azienda abbia una potenza di fuoco necessaria per competere con i colossi del mercato, con la gemella tedesca Adidas in rampa di lancio e Nike, che pur in un momento di conclamata difficoltà rimane un player fondamentale del settore.

I mercati hanno punito i numeri non esaltanti dell’azienda, con il titolo in discesa del 18% toccando i minimi da marzo 2018, nell’attesa che il 12 marzo vengano rilasciati i risultati definitivi e le previsioni per il 2025.

PUMA bilancio – Redditività inferiore alle attese

In termini annuali, il risultato operativo è identico all’anno precedente, pari a 622 milioni, mentre si assiste ad una contrazione dell’utile, passato da 305 a 282 milioni, che non può lasciare indifferenti gli azionisti.

L’azienda ha attribuito alla gestione finanziaria il peggioramento dell’utile, in particolare citando come causa gli alti interessi sul debito che ha dovuto sopportare nel corso dell’esercizio fiscale.

«Nonostante abbiamo registrato una solida crescita delle vendite nel 2024 e fatto progressi significativi sulle nostre iniziative strategiche, non siamo soddisfatti della nostra redditività – ha dichiarato Arne Freundt, ceo di PUMA -. Con un focus maggiore sulla traduzione della crescita del fatturato in un aumento della redditività, abbiamo avviato nextlevel, un programma di efficienza completo mirato all’ottimizzazione dei costi e al miglioramento operativo».

Spostando il quadro sul quarto trimestre, sia il risultato operativo che il risultato netto sono stati in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023, senza tuttavia raggiungere le previsioni, come ammette la stessa azienda.

Il programma nextlevel per il contenimento dei costi

Per ovviare alla situazione, è stato avviato il programma nextlevel con l’obiettivo di raggiungere un EBIT margin dell’8,5% entro il 2027 – adesso si attesta al 7,1% – ottimizzando i costi attraverso una migliore allocazione delle risorse.

«Insieme alle azioni già intraprese, implementeremo ulteriori misure di controllo dei costi nel 2025 – prosegue Freundt-. Anche se operiamo in un contesto dinamico, siamo incoraggiati dalla nostra crescita migliorata nel 2024 e ci aspettiamo che il 2025 cresca più rapidamente del 2024».

L’obiettivo dichiarato dall’azienda è quello del raggiungimento di un EBIT margin del 10%, senza tuttavia che sia stato dichiarato un arco temporale preciso per il conseguimento, limitandosi a definirlo come target di lungo periodo.

Image credit: Depositphotos