Gli agenti sportivi fanno ingresso nella pallavolo. La bozza del nuovo statuto federale della Fipav è pronta a intervenire rispetto alla lacuna regolamentare e disciplinare la figura del procuratore sportivo nel volley.
L’articolo 72 del documento che verrà sottoposto al vaglio dell’assemblea federale il 22 febbraio prevede l’istituzione di un registro nazionale federale degli agenti sportivi, con l’iscrizione che sarà un requisito per esercitare la professione.
Agenti sportivi volley – La normativa italiana e internazionale
Questo intervento recepisce il contenuto della riforma degli agenti datata 2021: «La Federazione italiana pallavolo attualmente è priva di una regolamentazione specifica per la disciplina degli agenti sportivi – sottolinea a ItaliaOggi Lucia D’Ercole, avvocato e dirigente sportivo della Rubierese volley – e, con questa aggiunta, recepisce quanto stabilito dal dlgs 37/2021 (riforma agenti)».
La legislazione vigente a livello internazionale, seppur formalmente disciplini la figura del procuratore, non ha trovato infatti applicazione in Italia.
«Per trovare un regolamento vigente, oggi, occorre guardare all’Europa – prosegue D’Ercole -, ove la Fivb (la Federazione internazionale) prevede un registro e un esame; tuttavia, per esercitare in Italia l’iscrizione a tale albo non è vincolante; anni fa ci provò la lega a colmare il vuoto istituendo un registro interno e questo rimase l’unico baluardo. Ne consegue come, attualmente, per svolgere questa professione che non conosce disciplina, non ci sono requisiti, né tanto meno abilitazioni».
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Le sanzioni previste per chi si avvale di agenti non iscritti
L’addendum allo statuto, all’interno del comma 5 dell’articolo, istituisce allo stesso tempo un impianto sanzionatorio per i tesserati e gli associati che si avvalgano di agenti non registrati.
«Se vogliamo davvero abolire il vestito del “dilettantismo” e professionalizzarci, occorre investire nelle regole, diversamente resteremo complici», conclude D’Ercole.