Lamborghini non teme la crisi dell’automotive: tra radici italiane e visione internazionale

Il presidente Stephan Winkelmann sottolinea come le performance aziendali raggiunte, con 2,4 miliardi di fatturato nei primi nove mesi del 2024, proiettano la casa modenese verso un anno record.

Lamborgini risultati finanziari
gioiello della motor valley
Lamborghini Aventador (Image credit: Depositphotos)

Lamborghini sempre più gioiello della Motor Valley. In un settore alle prese con un periodo di tensione industriale, la casa automobilistica modenese si conferma come una mosca bianca registrando risultati positivi sulla scia di una tendenza anticiclica.

Il presidente Stephan Winkelmann, intervistato da Il Corriere della Sera, non può che essere soddisfatto delle performance aziendali: «Abbiamo chiuso ancora una volta i primi nove mesi del 2024 con il miglior risultato di sempre in termini di consegne, fatturato e risultato operativo. In totale sono state immatricolate 8.411 vetture (+8,6% rispetto al 2023), hanno generato un fatturato di 2,4 miliardi di euro, +20,1% sullo scorso anno e un risultato operativo di 678 milioni di euro (+9,8%)».

Lamborgini risultati finanziari – La distribuzione geografica

L’azienda fiore all’occhiello del Gruppo Volkswagen può contare su una penetrazione geografica variegata che gli permette di essere immune a contrazioni di domanda localizzate

«Abbiamo una distribuzione molto bilanciata nelle macroregioni, vede al primo posto Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), seguita da America e Apac (Asia, Pacifico). Il complesso delle contrattazioni trova in testa gli Usa (2.641 vetture), seguiti da Germania (836) e Regno Unito (688)».

Lamborgini risultati finanziari – Tra innovazione e ricerca dell’eccellenza

Il periodo florido è figlio di una cultura aziendale sempre votata all’innovazione, con il lancio sul mercato di automobili di prima fascia in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori con un occhio di riguardo verso una direzione di sostenibilità.

«Lamborghini ha vissuto un periodo senza precedenti con l’introduzione di tre nuove vetture in 18 mesi, culminato con il raggiungimento dell’importante traguardo dell’ibridizzazione completa della nostra gamma, grazie alla presentazione della Temerario. Dimostrano il valore delle nostre scelte pure sul lato prodotto, confermato dal portafoglio ordini che copre tutto il 2025 per Urus SE e il 2026 per Revuelto. A settembre abbiamo aperto la distribuzione della Temerario».

A questa ricerca costante di rinnovamento, si unisce un’attenzione massima verso l’eccellenza, che ispira il processo di ideazione e produzione di ogni vettura, con un’inimitabile attenzione verso i dettagli.

«Ogni singola vettura che produciamo rispetta i più alti standard di qualità, ogni dettaglio viene gestito internamente, permettendoci di monitorare l’intera filiera. Dalla progettazione allo sviluppo nei minimi dettagli, alla produzione della fibra di carbonio e dei motori: tutto viene gestito, sviluppato e prodotto nella nostra sede di Sant’Agata Bolognese».

Lamborgini risultati finanziari – Design e prestazioni i fattori chiave del successo

All’interno dell’industria automobilistica e in particolare del segmento del lusso, i consumatori ricercano una vettura che possa assicurare al contempo alte prestazioni e un’estetica di impatto.

«Veniamo scelti innanzitutto per il design e per le prestazioni che misuriamo su due livelli. Da un lato ci sono l’accelerazione, la velocità massima, il giro su pista, dall’altro la parte emozionale, ovvero come chi è alla guida sente la vettura e come ti fa sentire. Quest’ultimo elemento viene da noi chiamato “fun to drive”, il piacere di guida che deriva dal suono, dalla reattività, dall’accelerazione percepita e dalla dinamica di guida esaltata dall’uso della fibra di carbonio».

A rafforzare il legame con il cliente la possibilità di customizzare i veicoli secondo le proprie esigenze, in modo da sentirsi parte integrante del processo creativo e poter guidare una vettura fatto su misura, alla stregua di un abito sartoriale.

«Tutti gli acquirenti possono accedere al nostro programma ad personam, attraverso cui è possibile configurare la propria auto. Lo studio dedicato si trova nella nostra sede, ma sono presenti opzioni di accesso digitalizzate e interattive, consentono di sviluppare la propria vettura da remoto, presso le concessionarie o nelle lounge di Tokyo e di New York. Il piano è apprezzato, tutte le vetture Revuelto (98%) presentano almeno un contenuto ad personam, così come le Urus (93%)».

Il legame con il territorio e le prospettive future

Nonostante la società modenese abbia alle spalle un gruppo internazionale colosso dell’industria dell’automotive, mantiene saldo il suo legame con il territorio e la comunità locale.

«Non potrebbe essere altrimenti, operiamo esclusivamente nel territorio locale con una visione internazionale, ma il legame con le radici italiane è parte integrante della nostra essenza. La profonda dedizione che nutriamo per la regione in cui siamo nati, l’Emilia-Romagna, per le nostre persone e le loro famiglie, ci guida nell’esaltare sempre più i principi del Made in Italy, elevando al contempo l’attrattività e la competitività di questo territorio unico al mondo.

Basandosi su questi solidi presupposti, l’azienda guarda al futuro con ottimismo, con l’anno in conclusione che vede una richiesta elevata per i modelli di punti che consente una pianificazione aziendale di ampio respiro.

«I risultati del terzo trimestre rafforzano le attese di chiudere un altro anno record, ribadiscono il nostro posizionamento fra i brand più profittevoli del segmento del lusso. Per Revuelto, i tempi di attesa superano i due anni, mentre per Urus SE gli ordini coprono tutto il 2025. Per la nuova Temerario la raccolta è iniziata nel mese di settembre con riscontri molto positivi».

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