L’Arabia Saudita continua a consolidare il proprio ruolo nel panorama sportivo globale, con oltre 900 accordi di sponsorizzazione conclusi nel 2024. Secondo una recente ricerca di Play the Game, il regno utilizza lo sport come leva strategica per il soft power, il branding e l’influenza geopolitica.
Lo studio ha identificato 910 sponsorizzazioni in vari sport e 1.412 posizioni di sponsorizzazione occupate da 207 entità saudite. Questa espansione, sostenuta da investimenti significativi, è guidata principalmente dal Fondo pubblico di investimento saudita (PIF), che ha siglato accordi con importanti organizzazioni sportive come l’ATP, la WTA e la CONCACAF.
Nel complesso, PIF è responsabile di 346 sponsorizzazioni, superando il totale del 2023. Questi dati, ripresi anche da SportsPro Media, mostrano come il regno stia diversificando i suoi investimenti, includendo sport emergenti come il tennis, il snooker e gli esports.
Sponsorizzazioni sport Arabia – Eventi chiave e strategie di branding
La strategia saudita si riflette anche nei grandi eventi sportivi ospitati nel paese, tra cui il primo evento UFC e la Coppa del Mondo Esports del 2024. La Riyadh Season, un festival di sei mesi, è stata una piattaforma centrale per la promozione dello sport, con incontri di boxe di alto profilo e eventi di wrestling WWE.
L'Arabia investe nel tennis: PIF sarà naming partner delle competizioni ATP
Secondo i dati di Play the Game, il calcio, la boxe, il golf e gli sport motoristici sono tra i maggiori beneficiari delle sponsorizzazioni saudite. La scelta di investire in questi sport non è casuale: sono discipline con un’ampia base di fan globali, che offrono un’enorme visibilità internazionale.
Le prospettive future della strategia araba
L’Arabia Saudita sembra destinata a consolidare ulteriormente la propria posizione di leader sportivo globale, con la probabile assegnazione della Coppa del Mondo FIFA 2034.
Come sottolineato da Stanis Elsborg, coautore del rapporto Play the Game, «le ambizioni del regno stanno trasformando l’immagine globale dell’Arabia Saudita, utilizzando lo sport come uno strumento geopolitico potente».