Oltre le più rosee aspettative. L’annata di Jannik Sinner ha superato qualsiasi aspettativa della vigilia, prendendosi lo scettro di numero uno al mondo e trainando il tennis italiano a vette inimmaginabili prima del suo exploit.
Il 2023 l’aveva chiuso con un sapore agrodolce, con la sconfitta nelle ATP Finals di Torino che da un lato lo avevano proiettato nella mappa dell’élite del tennis mondiale, dall’altro lasciavano un po’ di amarezza per il successo mancato.
Subito dopo pero Jannik aveva guidato la formazione azzurra che ha riportato la Coppa Davis in Italia che mancava da quasi 40 anni, preparando il terreno per un 2024 che è iniziato, se possibile ancora meglio rispetto all’anno precedente.
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Sinner guadagni 2024 – L’inizio di stagione
Pronti via, il primo grande appuntamento della stagione è rappresentato dagli Australian Open, che lo vedono affrontare dai quarti in poi, nell’ordine, Andrey Rublev, Novak Djokovic – all’epoca numero uno al mondo – e Daniil Medvedev.
Ma Jannik sa che la sua consacrazione deve passare giocoforza dall’affrontare i migliori, e non si lascia scoraggiare fino a sollevare a Melbourne il primo Grande Slam della sua carriera. Ma questo è solo l’inizio.
Dopo aver trionfato anche a Rotterdam nell’ATP 500, il secondo titolo di peso è il Master 1000 di Miami, ultima tappa sulla superficie dura tanto congeniale all’altoatesino. Da lì in poi si migra sulla terra rossa, dove Sinner rimedia un infortunio a Madrid che lo obbligherà a fare forfait alla rassegna di casa, gli Internazionali di Roma.
L’argilla è avara di titoli per Jannik, ma non di soddisfazioni: il 10 giugno, al termine dei Roland Garros, vinti da Carlos Alcaraz che lo aveva battuto in semifinale, Sinner diventa ufficialmente il numero uno al mondo.
L’Open di Francia chiude la parentesi sulla terra rossa, e con una vittoria nel 500 di Halle inizia la fase sull’erba che culminerà con Wimbledon, in cui l’azzurro uscirà preliminarmente ai quarti contro lo storico avversario Medvedev, condizionato anche da un malore in campo.
Djokovic è out: Sinner diventa il numero uno al mondo
Sinner guadagni 2024 – La seconda metà dell’anno
Dopo Londra l’appuntamento clou della stagione. In una fase non particolarmente esaltante della stagione, Sinner deve dare forfait anche ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 a causa di una tonsillite.
Non c’è tempo per piangersi addosso, perché la stagione prosegue e si torna sul veloce in Nordamerica, dove Sinner piazza un entusiasmante doppietta: dopo il Master 1000 di Cincinnati Jannik si prende anche gli US Open, lo Slam finale della stagione, pareggiando i conti con Alcaraz.
Nei due appuntamenti asiatici raggiunge nel 500 di Pechino lo spagnolo in un’entusiasmante finale che lo vede soccombere al tiebreak, per poi rifarsi alla grande al Master 1000 di Shangai, il terzo titolo di categoria in stagione.
C’è tempo anche per una scappata fuori dal circuito ATP per il Six Kings Slam, torneo esibizione in Arabia Saudita, conquistato da Sinner che si è aggiudicato il montepremi più ricco della storia del tennis per il vincitore, pari 5,7 milioni di euro.
Se il finale della scorsa stagione era stato agrodolce, il 2024 si chiude con un crescendo pavarottiano: memorabile lo strapotere esibito alle ATP Finals davanti al pubblico di casa che lo incorona come maestro tra i maestri.
La ciliegina sulla torta non può che essere rappresentata dalla conferma in Coppa Davis, dove l’Italia mostra una netta superiorità con gli avversari e Sinner regala un percorso netto, con tre vittorie in singolo e una, decisiva, in doppio insieme a Matteo Berrettini.
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Sinner guadagni 2024 – I risultati sportivi ed economici
Ricapitolando, i titoli vinti complessivamente sono nove più il torneo esibizione di Riad. Tra questi, spiccano due Grandi Slam, tre Master 1000, due ATP 500, oltre ad ATP Finals e Coppa Davis.
Grazie al finale di stagione, Sinner ha consolidato la sua posizione come primo in classifica nel ranking ATP, sforando i 10mila punti – ora si trova a 11.830 – e staccando il secondo in classifica Alexander Zverev di oltre 3mila lunghezze.
Anche dal punto di vista dei premi Sinner non teme rivali, avendo raggiunto solo grazie ai tornei del circuito ATP la cifra di 16,2 milioni di euro, con Alcaraz secondo fermo a quota 9,4.
A questa cifra vanno aggiunti i 5,7 milioni conseguiti in Arabia in occasione del Six Kings Slam oltre ai 500mila euro ottenuti in Coppa Davis, frutto della ripartizione dei 2,5 milioni destinati alla formazione vincitrice tra i cinque convocati, per un totale di 22,4 milioni derivanti dalla sola attività tennistica.
Guardando ai guadagni ATP cumulati in carriera, il finale di stagione è valso a Jannik l’ingresso nella top ten dei tennisti per premi con un bottino complessivo di 32,5 milioni di euro.
Ecco il recap dei titoli vinti in stagione con annesso montepremi conquistato:
- Grande Slam – Australian Open: 1,95 milioni di euro
- Atp 500 – Rotterdam: 400mila euro
- Master 1000 – Miami: 1,05 milioni di euro
- Atp 500 – Halle: 420mila euro
- Master 1000 – Cincinnati: 1 milione di euro
- Grande Slam – US Open: 3,45 milioni di euro
- Master 1000 – Shangai: 1,05 milioni di euro
- Six Kings Slam: 5,7 milioni di euro
- Atp Finals: 4,65 milioni di euro
- Coppa Davis: 500mila euro (2,5 milioni diviso cinque partecipanti)
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Tra campo e sponsor: Sinner è lo sportivo italiano più pagato di sempre
Se sul campo la stagione d’oro è solo un assaggio delle potenzialità dell’altoatesino, fuori dal campo Sinner è già emerso come lo sportivo italiano che ha guadagnato di più in un singolo anno.
Agli oltre 22 milioni frutto dei risultati sportivi, va infatti aggiunta la parte legata alla sponsorizzazione e al merchandising, che La Gazzetta dello Sport stima in una forbice tra i 42 e i 44 milioni di euro, portando gli introiti complessivi a 65 milioni di euro.
Tra le aziende che lo hanno scelto come volto spicca sicuramente Nike, con cui ha sottoscritto un contratto decennale da 150 milioni, oltre ai marchi del lusso Gucci e Rolex e ai campioni italiani Lavazza e Intesa Sanpaolo.
Suggestiva la partnership all’insegna dello sport con Formula 1, oltre all’operazione memorabilia con Panini che ne ha celebrato l’ascesa a numero uno con una card dedicata.
