«Sebbene accogliamo sempre con favore l’innovazione e gli investimenti nel gioco, a qualsiasi livello, vogliamo che siano sostenibili. È una questione importante per lo sport nel suo complesso». Parola di Alan Gilpin, amministratore delegato di Word Rugby.
Ma qual è il tema di dibattito? World Rugby si trova a confrontarsi con l’annuncio di una nuova lega globale di rugby union in franchising, prevista per il 2026.
Secondo quanto riportato da SportsPro Media, questa lega includerà otto franchigie maschili e una competizione femminile, caratterizzate da eventi in stile festival con concerti e intrattenimenti, sulla scia del successo del modello di Formula 1.
L’obiettivo? Rivoluzionare il rugby union sullo stile della Indian Premier League (IPL) nel cricket.
Gli investitori britannici e statunitensi coinvolti hanno già promesso ingenti risorse finanziarie, con contratti milionari per i giocatori (si parla di 1,3 milioni di dollari) e un format che garantisce periodi di riposo più lunghi.
Tuttavia, il torneo sarà organizzato al di fuori delle finestre internazionali, sollevando dubbi sulla possibilità per i giocatori di partecipare ai test match delle proprie nazioni.
Le riserve di World Rugby sulla nuova lega
Gilpin accoglie con favore l’innovazione, ma solleva interrogativi sulla sostenibilità della lega ribelle. «Il rugby internazionale dovrebbe avere la precedenza», ha dichiarato il ceo di World Rugby, sottolineando che per i giocatori la priorità rimane rappresentare la propria nazione.
Il dirigente ha poi ribadito l’importanza di lanciare il Campionato delle Nazioni nel 2026. Questo torneo biennale, con 24 squadre divise in due divisioni, rappresenta il principale focus di World Rugby, con promozione e retrocessione introdotte a partire dal 2030.
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Gli investimenti del Qatar: opportunità e rischi
Gilpin ha anche affrontato il tema dei potenziali investimenti qatarioti nel rugby, una questione delicata data l’accusa di sportswashing e le problematiche relative ai diritti umani.
Sebbene World Rugby non sia direttamente coinvolta nelle trattative con il Qatar per ospitare le finali del Campionato delle Nazioni, Gilpin ha ribadito che qualsiasi investimento deve essere fatto in modo «credibile e sostenibile».
«Dobbiamo essere cauti ma realistici», ha aggiunto, evidenziando l’importanza di mantenere i valori fondamentali dello sport.