Il tennis vola anche nei conti. I successi dei campioni azzurri, compresa l’ultima storica doppietta che vede l’Italia al vertice del mondo sia nel maschile che nel femminile, stanno facendo impennare l’interesse verso lo sport e di conseguenza anche la sua dimensione economica.
Dopo un percorso ventennale, che ha visto i tesserati quasi decuplicarsi dal 2001 in cui erano poco meno di 130mila ad oltre un milione nel 2024 – secondo i dati de La Gazzetta dello Sport – si vedono i frutti anche in termini sportivi che alimentano il circolo virtuoso.
L’impatto economico complessivo dello sport con la racchetta vale 8,1 miliardi, con benefici stimati dalla FITP per il sistema paese in termini di entrate fiscali pari a 1,2 miliardi di euro.
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Tennis valore economico – Il modello vincente della FITP
La Federazione si sta mostrando in grado di capitalizzare al meglio la scia di entusiasmo, non solo in bilancio dove da inizio secolo i ricavi sono passati da 17 a 200 milioni attuali con una proiezione di 240 nel quadriennio venturo.
Investimenti lungimiranti sul settore giovanile, organizzazione di tornei e manifestazioni e allo stesso tempo il tentativo di intercettare i giovani attraverso campagne ad hoc di marketing sono gli ingredienti vincenti della visione della federazione.
Parallelamente, la popolarità del padel ha contribuito a portare i praticanti complessivi a 6,5 milioni. Eventi come le Atp Finals di Torino e gli Internazionali d’Italia registrano sold out e sono il fiore all’occhiello della federazione.
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Tennis valore economico – Il confronto con il calcio
Grazie a questo approccio, il tennis si è affermato come il secondo sport più popolare in Italia, contando oltre 18 milioni di appassionati, dietro solo al calcio che ne registra 22. Il divario, soprattutto economico, è ancora siderale considerando che quest’ultimo genera 19,1 miliardi di euro e 3,3 miliardi di tasse, circa il triplo del tennis.
«È sbagliato parlare di battaglia, semplicemente alla base c’è un’idea sana di concorrenzialità che può agire da stimolo per tutti e che è normale in tutti i paesi del mondo – commenta Angelo Binaghi, presidente della FITP -. Il calcio è lo sport più popolare d’Italia e dunque le altre federazioni dovrebbero studiarne il modello per provare ad ottenere la stessa visibilità. Per me rappresenta un esempio, un’ispirazione e non certo un nemico da combattere».
In tal senso, la chiave rimane il successo sportivo per innescare la passione nel popolo, un modello che ha funzionato nel fare radicare il calcio in Italia e che il tennis sta sempre più abbracciando.
Tennis valore economico – I successi degli azzurri nel 2024
I trionfi di Jannik Sinner, primo numero uno nella storia del tennis italiano, hanno attratto anche chi non aveva mai avuto contatti con questo sport, con le vittorie si susseguono a ogni livello.
Dal singolare al doppio, dalle gare individuali a quelle a squadre, sia maschili sia femminili, tra cui vanno menzionati le storiche medaglie alle Olimpiadi che mancavano da 100 anni: l’oro nel doppio targato Sara Errani e Jasmine Paolini e il bronzo nel singolo di Lorenzo Musetti.
La popolarità è confermata anche dai dati televisivi: dalle finali Slam di Sinner e Paolini fino ai Giochi di Parigi, con l’ultimo lampante esempio rappresentato dalla Coppa Davis che ha visto 5,5 milioni di spettatori per la gara conclusiva contro i Paesi Bassi tra Rai e Sky.
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Questo entusiasmo ha avuto un impatto evidente anche sulle scuole tennis, che a gennaio 2024 hanno registrato un aumento del 30% delle iscrizioni, un dato destinato a crescere ulteriormente grazie al progetto Racchette in classe.
L’iniziativa, che coinvolge centinaia di migliaia di bambini, punta a raggiungere un milione di partecipanti in cinque anni, contribuendo sia a scoprire futuri campioni sia ad ampliare la base dei tesserati, fondamentale per la crescita del movimento.