FIP, Carraro confermato presidente: «Puntiamo a portare il padel alle Olimpiadi»

La crescita globale del padel porta a sognare l’ambizioso obiettivo olimpico: Carraro riconfermato alla guida della FIP per conseguire un risultato che sarebbe cruciale per il movimento.

Carraro padel Olimpiadi
ambizioni olimpiche per il padel
Luigi Carraro e Angelo Binaghi (Photo by: Andrea Staccioli / Major Premier Padel)

Luigi Carraro confermato alla FIP. Il verdetto emerge dalla 34esima Assemblea Generale dell’International Padel Federation (FIP), che si è tenuta a Doha in occasione dei FIP World Padel Championships, i Mondiali di padel.

Il dirigente ha conseguito la rielezione con un consenso che ha raggiunto l’85% degli aventi diritto al voto. Carraro mantiene la guida della federazione con l’obiettivo ambizioso di portare il padel alle Olimpiadi, un progetto che riflette la straordinaria crescita di questo sport negli ultimi anni.

«Ogni mattina ci svegliamo con la speranza che la racchetta da padel possa essere tutt’uno con i cinque cerchi olimpici. Lavoriamo per questo con la serietà e la concretezza e il rispetto che tale ambizione merita – ha dichiarato Carraro -. Ogni uomo di sport sogna le Olimpiadi, che sia atleta o dirigente, e noi lo facciamo procedendo passo dopo passo, seguendo un percorso che ci rende ottimisti ma realisti».

Carraro padel Olimpiadi – L’espansione del movimento

Carraro ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto da Nasser Al-Khelaifi, presidente della Qatar Tennis Federation, e ha evidenziato l’importanza del Qatar come centro nevralgico per il padel: «Ogni volta che il padel vive un grande evento in Qatar è un punto di svolta per il nostro sport», ha aggiunto.

Durante il discorso, Carraro ha ripercorso i progressi che hanno contraddistinto la disciplina a livello globale sottolineando gli ottimi risultati ottenuti con cui si è conquistato la riconferma del suo mandato.

Dal 2019, la Federazione ha vissuto una rapida espansione, con il numero delle federazioni nazionali affiliate alla FIP che si è continuamente incrementato, come confermano gli ultimi ingressi che riguardano sei nuove nazioni: Andorra, Cipro, Macedonia del Nord, Pakistan, Romania e Giordania.

«Dal 2019 a oggi le Federazioni sono quasi triplicate: da 32, con i nuovi Paesi accolti quest’oggi, siamo a quota 87 nazioni», ha sottolineato il dirigente.

Il padel si è strutturato sempre di piu negli anni, arrivando a contare «6300 professionisti, due grandi circuiti ‘pro’ come Premier Padel, passato in due anni da 8 a 24 eventi, e CUPRA FIP Tour che contava 6 eventi nel 2019 e ora ne ha 195 in cinque continenti. Per non parlare del circuito Promises dedicato alla NextGen che in tre anni è passato da 6 a 74 tornei e l’obiettivo è di arrivare a 200 entro il 2025».

Carraro padel Olimpiadi – Da sport di nicchia a fenomeno globale

La disciplina sta assumendo sempre più i contorni di un fenomeno globale, con una propagazione a macchia d’olio partita da Spagna e Argentina: «Il padel si gioca in 150 paesi con 30 milioni di praticanti. Nel 2018 erano 50 e i praticanti appena 8 milioni concentrati in pochissime nazioni. Prima del 2018 l’85% dei campi era in Spagna e Argentina, oggi il 65% dei campi si trova in giro per il mondo, questo significa che il lavoro di propagazione della disciplina ha dato i suoi frutti», ha affermato Carraro, descrivendo il cambio di scenario come una conquista frutto di sforzi collettivi a livello globale.

Tra le novità in programma, Carraro ha annunciato l’introduzione di un Mondiale a coppie, che si aggiunge al tradizionale campionato a squadre, definendolo il “quinto Major”, che si aggiunge ai quattro tornei di Premier Padel.