I risultati sportivi dell’Italia sono insostenibili nel lungo periodo. A dichiararlo è il presidente del Coni Giovanni Malagò, che si dice preoccupato per la competitività nel lungo periodo ad alto livello.
«L’Italia è molto strutturata su tante discipline, dico che nel breve termine reggiamo, nel lungo termine no. Prima di tutto bisogna mantenere inalterata la centralità del Coni rispetto a quello che è il coordinamento con le federazioni nazionali», ha spiegato il vertice del Comitato Olimpico a durante il Premio Mecenate dello Sport – Varaldo di Pietro.
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Malagò sport italiano – La ricetta per la competitività
Oltre alla necessità di mantenere inalterata la preminenza del Coni all’interno dei meccanismi di governance, il dirigente ha dettagliato un piano incentrato su tre direttrici per garantire un futuro sostenibile al sistema sportiva italiano:
«Poi c’è un altro fattore perché calano drasticamente le nascite in Italia. E questo è un problema che si risolve combattendo la denatalità, ma ci vogliono anni e devi iniziare subito con delle politiche mirate. Poi serve una struttura nelle scuole che compensi tutto ciò che oggi le asd non riescono a fare. Tutto questo da integrare con lo ius soli sportivo».
Malagò: «Lo sport ha bisogno che la politica faccia la sua parte sulle infrastrutture»
Malagò sport italiano – L’evoluzione del programma olimpico
Queste le direzioni da intraprendere secondo il presidente del Coni, per continuare a fare risultati sportivi di rilievo. È cruciale mantenersi al passo con i tempi adottando politiche di lungo raggio, che sappiano anticipare gli scenari futuri in costante sviluppo.
«Il programma olimpico è in grande evoluzione, bisogna stare sul pezzo. Arriveranno diverse nuove discipline, facendo lievitare i costi, e sono in sport di squadra, come il flag football e il lacrosse. Se ai Giochi hai circa 10mila atleti e crescono gli sport di squadra senza aumentare il numero di atleti che possono partecipare, si tolgono posti alle discipline tradizionali, dunque sarà sempre più complicato qualificarsi – ha proseguito».
Mandato Malagò: gli scenari in vista di Milano-Cortina 2026
Interpellato sulla possibile permanenza sullo scranno del Coni anche in vista dei Giochi di Los Angeles 2028, il presidente non si è sbilanciato. Nel corso dei mesi si sono susseguite indiscrezioni sui possibili scenari al termine del suo mandato, in scadenza a maggio 2025.
Al momento l’ipotesi più accreditata sembra essere una proroga annuale in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, in modo che Malagò completi l’opera e rimanga al timone fino al termine dei Giochi Invernali , momento in cui potrebbe arrivare la sua successione.