Olimpiadi 2024: una vetrina globale per i brand in scena a Parigi

Le innovazioni tecnologiche messe in campo e la maggior flessibilità delle regole del CIO i fattori che hanno consentito alle Olimpiadi 2024 di rappresentare un punto di svolta nel marketing sportivo

Olimpiadi 2024 marketing
nuove frontiere del marketing
Selfie della Vittoria: Bobby Finke, Daniel Wiffen e Gregorio Paltrinieri (Credit image: Samsung)

Esposizione senza precedenti per i brand a Parigi 2024. I Giochi Olimpici hanno offerto significative opportunità di visibilità ai brand che hanno invaso la capitale mettendo in campo disparate operazioni di marketing.

Rispetto al passato, le possibilità di esposizione per i marchi sono esplose in maniera esponenziale grazie ai social media e alle esperienze immersive che avvicinano sempre di più gli spettatori agli atleti e agli sponsor.

Cruciale il ruolo svolto dalle innovazioni tecnologiche, che combinate a una maggiore flessibilità da parte del CIO, hanno permesso a Parigi 2024 di diventare un’edizione senza precedenti riguardo alle modalità di interazione dei brand con il pubblico.

In particolare, la norma 40 del regolamento del CIO, che limita l’uso delle immagini degli atleti da parte degli sponsor non ufficiali, è stata allentata, permettendo ai brand di avere una maggiore presenza anche durante le cerimonie ufficiali e nelle competizioni, come riportato da 2PlayBook.

A beneficiarne è stata tra le altre Samsung, che ha colto l’occasione per introdurre il Selfie della vittoria, offrendo ai medagliati un telefono per immortalare il loro trionfo sul podio, guadagnando una visibilità senza precedenti.

Olimpiadi 2024 marketing – La città come palcoscenico

Gli spazi pubblicitari si sono moltiplicati, andando oltre i tradizionali spot televisivi: ora sono le strade, i monumenti e persino i social media a diventare i palcoscenici delle campagne messe in campo dalle aziende.

Parigi, con la sua atmosfera unica e i suoi edifici storici, rappresenta un’opportunità irripetibile per i brand di legare il loro nome a un simbolo di eleganza e prestigio.

La Ville Lumiere si è trasformata in un’enorme piattaforma promozionale per i marchi. Airbnb, per esempio, ha creato un’esperienza unica nel Musée d’Orsay, coinvolgendo atleti olimpici per offrire momenti esclusivi ai fan.

Le location parigine più iconiche diventano il fulcro delle attivazioni dei brand. In tal senso, Samsung e Alibaba hanno allestito i loro spazi espositivi lungo gli Champs-Élysées, mentre Omega ha scelto il lussuoso Hotel de Poulpry per le sue iniziative, creando un perfetto connubio tra sport, cultura e lusso.

Questa strategia si allinea perfettamente alla visione di sostenibilità promossa dal CIO a Parigi 2024, che ha prediletto l’utilizzo di spazi già esistenti rispetto alla costruzione di strutture temporanee, come avvenuto in passato. Ciò ha permesso ai brand di integrarsi meglio nel tessuto urbano, creando esperienze autentiche e memorabili per i visitatori.

Olimpiadi 2024 marketing – Tecnologia e atleti al centro delle esperienze immersive

Le Olimpiadi hanno visto una serie di attivazioni che valicano i confini del mondo reale e si fondono con la realtà virtuale, offrendo ai fan occasioni di sperimentare in prima persona la portata delle recenti innovazioni tecnologiche.

Visa ha lanciato esperienze immersive in mondi virtuali come Roblox, dimostrando come la tecnologia possa ampliare la portata delle attivazioni anche al di fuori dell’evento fisico.

Alibaba ha puntato sull’intelligenza artificiale per far vivere ai visitatori esperienze di boxe virtuale, mentre Decathlon ha trasformato il Parc de la Villette in un parco giochi interattivo per i fan, dimostrano come l’interazione fisica e digitale possano completarsi ed esaltarsi a vicenda.

Infine, molte aziende hanno puntato sulla creazione di contenuti esclusivi legati agli atleti. Allianz ha lanciato una serie documentaria che segue il percorso di vari sportivi fino ai Giochi, mentre Coca-Cola ha coinvolto Simone Biles in una campagna focalizzata sulla salute mentale, dimostrando come lo storytelling possa essere un potente strumento di marketing.