La scadenza per l’adozione di modelli organizzativi sportivi e codici di condotta per le associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd/Ssd) si avvicina.
Questo obbligo, introdotto dalla riforma dello Sport per proteggere i minori da abusi, violenze e discriminazioni in ambito sportivo, riguarda solo le Asd/Ssd iscritte nel Registro e le società professionistiche.
Queste devono adeguare i loro modelli alle linee guida degli Organismi sportivi di affiliazione, come le Federazioni sportive nazionali e altri enti, che hanno elaborato tali linee guida entro il 31 agosto 2023, seguendo anche le indicazioni della delibera Coni 255/23. Ma, come riporta Il Sole 24 Ore, sono presenti varie casistiche a seconda della “situazione” organizzativa dell’ente specifico.
Asd Ssd modelli organizzativi – Cosa cambia se l’ente ne ha già uno
L’adeguamento necessario dipende dal fatto che l’ente sportivo possieda già un modello organizzativo e di gestione ai sensi del decreto 231. In questo caso, l’ente deve solo integrare il modello esistente con le nuove indicazioni.
Se l’Asd/Ssd è affiliata a più Organismi con linee guida diverse, dovrà scegliere a quale linea guida aderire, comunicandolo agli altri enti affilianti. In ogni caso, l’Asd/Ssd deve rendere noto l’adozione del modello sul proprio sito internet e presso la sede, informando anche il Safeguardian Office/Officer dell’Organismo.
Asd Ssd modelli organizzativi – La scadenza è variabile
Un aspetto importante riguarda la scadenza per l’adeguamento. Per gli Organismi sportivi, il termine del 31 agosto 2023 per emanare le linee guida era certo.
Per le Asd/Ssd e le società professionistiche, invece, il termine per adottare i modelli organizzativi dipende da quando gli Organismi hanno comunicato le loro linee guida, con un periodo massimo di 12 mesi dalla data di comunicazione.
Pertanto, se la comunicazione avviene dopo l’adozione delle linee guida, come nel caso della FITP (che ha comunicato le linee guida il 25 settembre 2023), le Asd/Ssd avranno tempo fino al 25 settembre 2024 per adeguarsi.
In sintesi, il termine per l’adeguamento varia in base alla data di comunicazione delle linee guida, il che potrebbe creare confusione tra gli enti e gli operatori del settore.
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