«Continuo a credere che ci siano enormi opportunità in Europa». Adam Silver è pronto ad allargare il raggio d’azione dell’NBA, ed il mercato europeo rappresenta una priorità nelle intenzioni del dirigente.
Le valutazioni sono in corso, anche perché l’operazione sarebbe dalla portata senza precedenti, con l’NBA che dovrebbe intraprendere un percorso di riorganizzazione che porterebbe a trasformare radicalmente la struttura della lega nel breve termine.
Al momento i tempi per questo cambiamento di portata epocale non sarebbero ancora maturi secondo il vertice della lega basket, che sta però sondando il terreno affiancato da The Raine Group in qualità di advisor.
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NBA lega Europa – L’esperienza in Africa
L’NBA ha maturato esperienza nella gestione di competizioni al di fuori dell’area geografica domestica con l’organizzazione della Lega Africana di Basket. Si tratta di una regione che presenta caratteristiche molto differenti dall’Europa, in termini di dimensioni del mercato e concorrenza commerciale.
Con lo sbarco in Africa, oltre allo sfruttamento commerciale della competizione, l’NBA ha consolidato il marchio istituendo un canale di accesso privilegiato ai cestisti locali, anche in ottica di un’operazione complessiva di allargamento del bacino di talenti da cui approvvigionarsi.
NBA lega Europa – La concorrenza dell’Eurolega
L’Eurolega rimane in attesa delle mosse dell’NBA che potenzialmente potrebbero mettere a rischio la sua posizione competitiva all’interno del panorama europeo, e potenzialmente stravolgere il prodotto basket europeo ed omologarlo al sistema statunitense.
«Il timore è l’arrivo dell’NBA nel mercato europeo, porterebbe quello che l’NBA è negli Stati Uniti: business e intrattenimento al primo posto e sport in secondo piano – hanno dichiarato i rappresentati dell’Eurolega a The Athletic-».
Allo stesso tempo, questo modello sarebbe potenzialmente in grado di sanare gli squilibri economico-finanziari del basket nel Vecchio Continente, con una significativa fetta di club che assorbe le risorse immesse dai proprietari che puntano alla competitività sportiva.
L’arrivo di un modello di business improntato sulla lega a stelle strisce potrebbe portare nuova linfa alle casse delle squadre europee, che potrebbero correre il rischio di diventare un campionato subalterno alla lega madre nella ricerca della profittabilità.
L’Eurolega si è affidata nel frattempo alla banca di investimento LionTree alla ricerca di soci di minoranza che possano immettere risorse al fine di rinforzare la posizione finanziaria della lega e consentire investimenti.
La posizione della FIBA e i rapporti con l’NBA
L’NBA vorrebbe coinvolgere la FIBA in questa iniziativa, e insinuarsi nella frattura che si è creata tra quest’ultima e l’Eurolega da quando la competizione è stata creata in maniera autonoma e indipendente dalla federazione.
La FIBA è infatti tuttora in una battaglia legale con la massima competizione europea nel tentativo di vederla sanzionata per violazioni in tema antitrust, nell’ottica di riacquisire l’egemonia del basket europeo e poterne sfruttare i proventi commerciali.
Le discussioni tra le due entità sono già avviate, anche per via dei forti legami che sono sanciti dalla figura di Mark Tatum, il rappresentante NBA nel consiglio direttivo FIBA, che sfrutta la sua posizione privilegiata per portare avanti l’agenda di Silver.