British Open, al via l’ultimo dei quattro Major: il montepremi supera i 15 milioni di euro

Dal 18 al 21 luglio avrà luogo l’ultimo dei quattro Grandi Slam di golf, appuntamento precedente alle Olimpiadi. Tre gli azzurri in gara, tra cui il duo Manassero e Migliozzi che scalderanno i motori in vista dei Giochi Estivi

British Open Premi
la posta in palio in scozia
British Open 2016 (Image credit: Royal Troon Golf Club)

Si alza la posta in palio per il British Open. Annunciato un montepremi record di 15,57 milioni di euro per il torneo più antico del mondo, con il primo classificato che si aggiudicherà un bottino di 2,84 milioni.

Il torneo, che giunge alla 152esima edizione, vanta una storia plurisecolare, le cui radici affondano nel 1860, anno in cui venne disputata la prima rassegna al Prestwick Golf Club in Scozia.

Quest’anno l’evento si svolgerà dal 18 al 21 luglio, con il termine previsto a soli cinque giorni dalla cerimonia di apertura dei Giochi Estivi, essendo l’ultimo grande appuntamento della stagione golfistica prima dell’attesa competizione in terra francese.

L’edizione del 2024 si terrà al Royal Troon Golf Club in Scozia, un campo che vanta una storia importante avendo ospitato il torneo per la prima volta nel lontano 1923, e collezionato un totale di 10 edizioni includendo quella in arrivo.

Nel 2016 invece l’ultima volta in cui il prestigioso torneo è andato in scena a Troon, quando il club insignito dall’appellativo reale in occasione del suo centenario nel 1978 è balzato sotto i riflettori della cronaca per un intenso duello tra Henrik Stenson che riuscì a prevalere su Phil Mickelson.

British Open Premi – Confronto con i Grandi Slam

Rispetto alla precedente edizione, si assiste ad un incremento di 458mila euro, che tuttavia non consente al Major britannico di scalare posizioni all’interno dei quattro Grandi Slam.

The Open Championship è infatti all’ultimo posto tra i principali tornei per gli stanziamenti in denaro.

Di seguito la classifica rispetto ai fondi stanziati per l’edizione 2024:

  • U.S. Open: 19,7 milioni di euro
  • The Masters: 18,32 milioni di euro
  • PGA Championship: 16,95 milioni di euro
  • The Open Championship: 15,58 milioni di euro

British Open Premi – La spirale inflazionistica

«Siamo preoccupati per l’impatto che gli aumenti dei premi in denaro stanno avendo sulla percezione di questo sport e sulla sua sostenibilità finanziaria a lungo termine – ha dichiarato Martin Slumbers, ceo dell’organo di governo del golf R&A. Siamo determinati ad agire tenendo conto degli interessi dello sport, perseguendo l’obiettivo di garantire che il golf continui a prosperare tra 50 anni».

Quando si sta giungendo alla fase finale del suo mandato decennale, in scadenza a settembre, il dirigente apicale esprime la sua perplessità per la corsa al rialzo che sta avvenendo in tema di risorse stanziate dalle competizioni per assicurarsi la partecipazione dei migliori giocatori.

In tal senso, un forte scossone all’industria è avvenuto in seguito all’ingresso di PIF, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, nel tour professionista LIV.

Nel 2022 si è assistito ad un sostanziale incremento delle risorse da parte dello stato arabo attraverso lo stanziamento di 18,32 milioni complessivamente e 3,67 milioni al vincitore.

Non si è fatta attendere la risposta di PGA, storico tour quasi centenario, che all’interno delle sue tappe ha previsto un montepremi di 18,32 milioni o più per 11 tornei.

Questo scenario, caratterizzato dalla disponibilità senza precedenti di risorse provenienti dallo stato del golfo, ha generato una spirale inflazionistica a beneficio dei grandi campioni che vengono corteggiati a suon di offerte milionarie.

British Open: gli azzurri e gli altri golfisti in gara

La competizione si prospetta ardua per gli azzurri in gara, per via della presenza dei pesi massimi della disciplina, tra cui Rory McIlroy e Scottie Scheffer, senza tralasciare l’iconico Tiger Woods.

Chiamato a difendere il titolo si presenterà il campione in carica Brian Harman, che ha dominato la scorsa edizione tenutasi a Liverpool.

I tre italiani che si presenteranno sono reduci dall’impegno ai Genesis Scottish Open, vinti da Robert McIntyre.

Buona la prestazione di Matteo Manassero, che si è piazzato 15esimo posto, seguito tra gli azzurri da Francesco Molinari, che ha chiuso alla posizione numero 46.

Uscito al taglio Guido Migliozzi, che al momento è il primo italiano nella Race to Dubai essendo nono nella classifica generale, che si è dovuto accontentare della 75esima piazza.

Manassero e Migliozzi avranno l’occasione di competere ad altissimo livello in vista dei Giochi Olimpici in cui saranno chiamati a difendere l’azzurro della nazionale.

The Open Championship: dove vedere il torneo

La competizione sarà visibile in esclusiva su Sky Sport, che attraverso il suo canale dedicato al Golf offrirà la copertura integrale dell’evento. Le soluzioni in streaming invece spaziano da Sky Go alla piattaforma NOW.

 

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