ATP, ricavi in crescita del 12% a quota 185 milioni per la media holding

La società di produzione e gestione dei diritti di trasmissione dell’ATP Tour ha sperimentato un incremento del fatturato grazie all’aggregazione dei diritti degli ATP 250 e al ritorno del Masters di Shangai

ATP Bilancio 2023
il giro d'affari del braccio media
Roland Garros (Image credit: Depositphotos)

Sono stati rilasciati i dati finanziari di ATP Media. La società è responsabile della produzione e della distribuzione multipiattaforma degli eventi dell’ATP Tour, oltre che dei loro diritti di scommessa e del patrimonio di dati.

Nel 2023, l’azienda ha registrato ricavi pari a 188 milioni di euro, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente, e un profitto di 3,7 milioni.

Il risultato d’esercizio è positivo nonostante l’aumento dei costi causato dalle fluttuazioni dei tassi di cambio e soprattutto agli investimenti nella produzione originale di contenuti.

I driver della crescita vanno ricercati nella rappresentanza di un maggior numero di tornei, dovuta all’aggregazione dei diritti degli ATP 250 e al ritorno del Masters di Shangai, che mancava in calendario dal 2019.

Nel 2023, la media holding ha rappresentato 38 tornei ATP Tour 250, rispetto ai 32 del 2022, e quattro tornei Masters hanno esteso la loro durata a 12 giorni, concorrendo all’incremento dei ricavi dai diritti di trasmissione.

ATP Media: Il modello di gestione dei diritti

ATP Media è controllata dagli organizzatori dei nove tornei Masters, ciascuno con una quota del 10%. L’acquisizione del Mutua Madrid Open da parte di IMG ha conferito a quest’ultima una partecipazione societaria di entità analoga. L’ATP detiene l’ultimo 10% del capitale azionario.

Nel corso dell’ultimo esercizio, gli ATP Tour 500 e 250 sono diventati B-Shareholders della società, con quest’ultima passata da un modello di rappresentanza dei diritti dei tornei basato sulle commissioni di vendita ad uno schema che prevede una gestione centralizzata.

L’amministrazione prevede dunque un modello analogo a quello già in vigore nel caso degli ATP Masters 1000 e delle ATP Finals, che è basato sulla concessione di una licenza in cambio di un corrispettivo economico devoluto agli organizzatori.

Il cambiamento ha avuto ripercussioni contabili anche sull’esercizio precedente al fine di garantire una corretta rappresentazione della situazione dell’azienda e assicurare la comparabilità dei dati finanziari.

ATP Bilancio 2023 – La composizione dei ricavi

I diritti di trasmissione in diretta degli eventi rappresentano la maggior parte del fatturato di ATP Media.

Le altre voci di ricavo principali sono rappresentate da:

  • abbonamenti a Tennis TV
  • servizio di streaming OTT
  • proventi di ATP Tennis Radio
  • vendite di diritti d’archivio
  • diritti di scommessa
  • sfruttamento dei dati proprietari

I diritti di trasmissione vengono distribuiti a livello globale in collaborazione con l’agenzia IMG.

L’intesa più rilevante in termini di commercializzazione è stata con Sky, con cui la società ha siglato un contratto multi-territoriale che include anche i diritti del WTA Tour dal 2024 al 2028.

Questo accordo è strumentale ad un possibile accorpamento delle operazioni commerciali tra i tour maschili e femminili, con ATP e WTA che hanno raggiunto un’intesa per combinare i loro interessi economici.

I ricavi dalle scommesse sono destinati a un aumento significativo nel 2024 grazie al contratto globale firmato con Sportradar per i diritti sui dati e lo streaming delle scommesse.

Vi sono poi i rapporti commerciali con Tennis Data Innovations (TDI), di cui la media holding, è azionista di minoranza.

I proventi generati derivano dalla fornitura di servizi di produzione streaming e dei servizi aziendali centralizzati a TDI, aumentati del 63% nel 2023.

ATP Bilancio 2023 – I costi

Nel 2023, i costi di vendita di ATP Media sono aumentati del 9%, arrivando a 165 milioni, a causa delle modifiche al calendario e dell’aumento degli oneri dovuto ai movimenti sfavorevoli del cambio sterlina-dollaro.

Nel campo degli investimenti, l’azienda ha lanciato ATP Media Studios come hub di produzione remota a White City, Londra.

Il centro è stato progettato per contenere i costi e limitare l’impatto ambientale, con l’intenzione di implementare la produzione remota completa entro due anni.

Sono state stanziate inoltre risorse verso la produzione di contenuti originali in streaming per attrarre un pubblico più giovane, anche se in tal senso la programmazione di una possibile terza stagione della serie Break Point di Netflix è naufragata all’inizio di quest’anno.

Image credit: Depositphotos

Sport

Tennis