Draft NBA, Lakers affare di famiglia: i James entrano nella storia

Bronny James scelto dai Los Angeles Lakers al 55esimo turno della seconda serata del draft: troverà LeBron ad accoglierlo con cui formerà il primo duo padre-figlio della competizione

Draft NBA LeBron James
sulle orme del padre
LeBron James (Image Credit: Depositphotos)

Tutto apparecchiato per il passaggio del testimone. LeBron James, uno dei più grandi giocatori che si siano mai visti sui campi NBA, accoglierà nei Los Angeles Lakers il figlio primogenito Bronny James.

I due possono scrivere la storia, visto che tale circostanza non si è mai verificata in 75 edizioni del campionato cestistico.

Un momento emozionale quello avvenuto nella seconda serata del draft, un sogno che si corona, come testimoniato dalle frequenti dichiarazioni a riguardo di LeBron che si sono succedute negli anni.

Si è dunque concluso il draft che ha visto il debutto del nuovo format a due serate. Il nuovo formato, pensato per dare maggiormente rilievo alla seconda serata, è riuscito in maniera brillante nel suo intento, per un’edizione che rimarrà sicuramente scolpita nella memoria degli appassionati.

Draft NBA LeBron James – Un’eredità pesante

Bronny è chiamato a raccogliere un’eredità pesante, quella del capocannoniere all-time nella lega e quattro volte campione nazionale. Le aspettative e la pressione non possono essere quelle riservate solitamente alla 55esima scelta nel draft.

Al contempo, si tratta di un’occasione di riscatto per il figlio d’arte, che aveva passato momenti veramente difficili in seguito all’arresto cardiaco che lo aveva colpito durante una sessione di allenamento con la squadra del suo college, l’USC.

Draft NBA LeBron James – I nodi da sciogliere

Il principale nodo da sciogliere è il rinnovo di contratto di LeBron, ancora da ratificare anche per via della presenza di una clausola di opt-out che l’atleta ha facoltà di esercitare.

Allo stesso tempo, la chiamata nel secondo round del draft non garantisce a Bronny un contratto, ma tutto lascia presagire che si andrà in questa direzione.

«Nella storia dell’NBA, non c’è mai stato un padre e un figlio che abbiano condiviso un campo da basket e questo potrebbe essere qualcosa di magico – ha commentato il general manager dei Lakers Rob Pelinka -. Dobbiamo rispettare la decisione che LeBron prenderà in merito alla sua clausola di opt-out, ma se si realizzasse la possibilità di averlo in squadra la prossima stagione, si potrebbe fare la storia dell’NBA. E la storia dell’NBA dovrebbe essere fatta con la divisa dei Lakers».

Draft 2024: Il resto delle chiamate

Le prime scelte avvenute non hanno riservato sostanziali sorprese rispetto alle aspettative. La prima chiamata, in capo agli Atlanta Hawks, ha visto la scelta dell’ala francese Zaccharie Risacher.

È la prima volta che per la seconda stagione di fila viene scelto per primo un giocatore proveniente dall’estero, a testimonianza del processo di internazionalizzazione che sta vivendo la lega.

La chiamata successivo, in capo ai Washington Wizards, ha visto la selezione di un altro talento d’oltremanica, quell’Alexander Sarr che gli esperti consideravano come unica opzione per contendere a Risacher il ruolo di prima scelta assoluta.

A concludere il terzetto di punta, la guardia di Kentucky Reed Sheppard, selezionata dagli Houston Rockets per puntellare il roster in vista della prossima stagione.

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