Liberty Global aggiunge un altro pezzo pregiato al suo impero dei motori. Il gruppo statunitense ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Warner Bros per l’acquisizione delle quote che l’azienda deteneva nella Formula E.
La holding guidata da John Malone è un’azionista di lungo corso della competizione. Infatti, fin dagli albori del progetto venuto alla luce dieci anni fa, detiene una partecipazione minoritaria nel capitale.
L’acquisto delle quote detenute da Warner Bros consente al gruppo nordamericano di arrivare ad una partecipazione complessiva del 65% del capitale, diventando così azionista di controllo.
«Siamo entusiasti di assumere una partecipazione di controllo nella Formula E, un’attività in cui abbiamo investito per la prima volta quasi dieci anni fa – ha dichiarato Mike Fries, ceo di Liberty Global, nel comunicato ufficiale -. La Formula E ha un enorme potenziale di ulteriore crescita, integrando al contempo gli standard di sostenibilità più avanzati in ambito sportivo. L’acquisizione prosegue la nostra strategia di investimenti a lungo termine in aziende altamente interessanti».
La transazione dovrà ottenere l’autorizzazione delle autorità competenti. In caso di luce verde, la chiusura è prevista entro la fine dell’anno.
Liberty Formula E: verso l’internazionalizzazione
L’acquisizione si inserisce in un portafoglio consolidato nel settore dei motorsport. Liberty è infatti proprietaria della Formula 1, oltre ad aver perfezionato recentemente l’acquisizione della MotoGP.
Entrare a far parte di una holding così sviluppata nell’ambito dei motori consentirà alla Formula E di beneficiare di relazioni sinergiche, in particolare con la Formula 1 che Liberty ha acquisito nel 2016.
L’obiettivo è di emularne il percorso di crescita ed espansione nei mercati globali. La conoscenza delle specificità del business, grazie all’expertise maturata da Liberty in questi anni, aiuterà sicuramente la rassegna automobilistica ad intraprendere una vigorosa fase di sviluppo.
«Liberty Global ha una comprovata esperienza nella costruzione e nella crescita di aziende e il loro investimento in noi arriva nel momento ideale per pianificare un periodo di crescita esponenziale – ha commentato Jeff Dodds, ceo di Formula E -. Sono entusiasta di poter beneficiare ulteriormente della loro esperienza e delle loro risorse. Questa è una forte conferma dell’enorme potenziale del nostro sport».
Un occhio di riguardo ci sarà sicuramente per gli Stati Uniti, essendo il mercato domestico della holding. Quella nordamericana è un’area dalle enormi potenzialità su cui è già stato fatto un lavoro significativo di posizionamento del brand da parte della Formula 1, volto a scardinare dalle preferenze del consumatore statunitense l’ IndyCar Series.
Liberty Formula E: i numeri della competizione
La competizione ha già conseguito traguardi rilevanti, posizionandosi attualmente come quarto sport motoristico più seguito, sorpassando la NASCAR. Nella stagione 2022/23, secondo i dati riportati dalla FIA, hanno assistito alle corse elettriche 225 milioni di telespettatori.
Nella nona edizione sono stati staccati 344 milioni di tagliandi per presenziare dal vivo, un dato in crescita del 17% rispetto alla stagione precedente. Il coronamento di un percorso partito nel 2014 e che ha visto nel 2019 il riconoscimento da parte della FIA.
Il tour ha toccato 10 tappe distribuite in altrettanti paesi. La Cina e gli Stati Uniti, oltre ai nuovi ingressi rappresentati da Brasile, India e Sud Africa, hanno registrato incrementi significativi di presenze dal vivo.
Formula E: sostenibilità al centro
Il campionato presenta delle peculiarità che gli consentono di presidiare un segmento di mercato unico rispetto alle corse tradizionali. Nel 2020 la Formula E ha conseguito la certificazione come prima competizione sportiva carbon free.
Inoltre, è stata riconosciuta come il campionato di motorsport più sostenibile al mondo secondo il Sustainable Championships Index di Enovation Consulting redatto nel 2023. La Formula E è stata infine classificata come lo sport più sostenibile al mondo dal Global Sustainability Benchmark in Sports, elaborato dall’omonima organizzazione indipendente.
Questi risultati consentono alla Formula E di avere attrattiva verso i consumatori maggiormente attenti alle tematiche della sostenibilità, in cui rientrano in primis le fasce di età più giovani. Posizionarsi su un target anagraficamente vantaggioso permette alla competizione di costruire nel corso degli anni una relazione duratura con la propria fanbase.
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