Si chiude Roma 2024. Nepi, Sport e Salute: «Rivoluzionato il rapporto tra pubblico e atletica»

Terminata la rassegna di atletica leggera nella Capitale. Il record di medaglie azzurro, gli spettatori totali e il fatturato dalla competizione: l’ad di Sport e Salute tira le somme degli Europei 2024.

Gianmarco Tamberi, Roma 2024
IL SUCCESSO ITALIANO
Gianmarco Tamberi, Roma 2024 (Image credit: Insidefoto)

L’Italia dell’atletica ha, ancora una volta, risposto presente. Da Giammarco Tamberi a Marcell Jacobs, fino a Filippo Tortu e Larissa Iapichino: sono solo alcuni dei campioni azzurri che hanno portato a casa un totale di 24 medaglie, di cui ben 11 ori, da Roma 2024.

La doppia presenza allo Stadio Olimpico del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, va di pari passo con la straordinarietà delle performance italiane in pista.

«Questi Europei di atletica ci lasciano una eredità straordinaria. Abbiamo avuto 230mila persone che hanno gravitato al Foro italico e 137 mila che sono entrate allo stadio Olimpico in questi giorni. Un fatturato di 21 milioni di euro che per il 50% derivano da ricavi pubblici. Abbiamo avuto delle critiche per l’assenza di pubblico, ma i numeri sono in linea con quanto accade nei vari eventi di atletica. Vorrei però sottolineare come nessun spettatore ha lasciato la venue prima della fine di ogni sessione: questo significa amore e rispetto verso l’atletica e soprattutto verso la nostra nazionale. Un cambiamento di pubblico che si è trasformato in un pubblico più competente». Così Diego Nepi Molineris, Amministratore delegato di Sport e Salute e vicepresidente della Fondazione Euro Roma2024, in occasione della conferenza stampa di chiusura dell’evento allo Stadio Olimpico di Roma.

«E la scelta di far pagare è proprio in quest’otticaha aggiunto Nepi-. Io credo che questo europeo abbia un valore e che come tale debba essere ripagato. Non solo, in questo senso, ossia verso il cambiamento del concetto che abbiamo finora avuto dell’atletica, va la scelta di mettere l’evento prima dei Giochi di Parigi trasformandolo in una sorta di trials o quella di aver posto la pista del salto a contatto con gli atleti per una esperienza immersiva».

Nel corso dell’intervento – alla presenza di Dobromir Karamarinov e Christian Milz, rispettivamente Presidente e CEO di European Athletics, e di Giovanni Malagò, Presidente del Coni – l’Ad di Sport e Salute ha sottolineato come «già dal prossimo anno il Foro ospiterà eventi di atletica in una nuova visione: immagino il salto in alto al Centrale, così come la velocità ai Marmi. Voglio fare, inoltre, i complimenti a tutta la squadra azzurra: uno straordinario risultato ottenuto grazie allo spirito di squadra e alla condivisione».