Il cicloturismo in Italia pedala alla grande. Con la pandemia alle spalle e decadute le restrizioni, l’anno da incorniciare si rivela essere il 2022, che ha consacrato lo slow-tourism in bicicletta, rendendolo di fatto un asset importante del comparto turistico italiano.
La conferma proviene dai dati elaborati da Isnart, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, che stima un totale di circa 33 milioni di presenze nel 2022 e un indotto economico pari a 4,1 miliardi di euro.
Inoltre, la maggior parte dei cicloturisti si sono rivelati essere stranieri: fattore che ha comportato un aumento notevole della spesa turistica, con un valore medio circa 3.700 euro per una settimana.
Secondo il report di Isnart, oltre ai percorsi nella cornice suggestiva dei paesaggi italiani, la tappa più amata dai turisti a due ruote è sicuramente la sosta in agriturismo.
E questo connubio tra cicloturismo e prodotti locali ha spinto Agriturist, l’associazione Nazionale per l’agriturismo, a prendere parte alla ‘Fiera del Cicloturismo’, in programma dal 5 al 7 aprile nel quartiere fieristico di Bologna.
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L’associazione incontrerà biker di tutto il mondo proponendo loro pacchetti turistici per rendere la loro vacanza a due ruote in Italia un’esperienza a tutto tondo.
Proprio l’Emilia Romagna si renderà ancora protagonista di attività volte a promuovere il cicloturismo con l’iniziativa “Benvenuto Tour de France”. Il progetto prevede infatti una rete di accoglienza con strutture bike-friendly per coloro che desiderano seguire da vicino le tappe italiane del Tour, che attraverseranno la regione.
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