Un mese e si parte da Venaria: ricaduta da 600 milioni per il Giro d'Italia 2024

Presentato alla Reggia torinese lo start del 4 maggio: è tutto pronto per la 107ª edizione della kermesse ciclistica. Il presidente del Piemonte Cirio evidenzia: «Ritorno dalle tre alle cinque volte l’investimento».

Venaria Reale
L'impatto della corsa rosa
Reggia di Venaria Reale (Image credit: Depositphotos)

Pronti, partenza, Venaria”. Slogan immediato che fa percepire l’attesa per la 107esima edizione del Giro d’Italiauna kermesse dal notevole valore sportivo che economico.

Si partirà il prossimo 4 maggio dalla Reggia torinese, che sarà accompagnata da una serie di eventi lungo tutto il mese di aprile: serate a tema, maratone e biciclettate in rosa per accogliere la manifestazione ciclistica più amata.

Un luogo d’eccezione, da cui si respira la storia dello sport italiano, seppur in una circostanza tragica. L’associazione della prima tappa ai 75 anni dalla tragedia del Grande Torino è stata pensata per commemorare una realtà sportiva unica che fu.

Saranno 115 i comuni piemontesi attraversati dalla prima giornata del Giro, con l’arrivo a Torino dopo 143km percorsi.

Alla presentazione dello start il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, si è soffermato sull’impatto di una manifestazione come la Corsa Rosa. «Una grande occasione di ritorno economico perché per lo sport non si parla di spese ma di investimenti: ritorno che va dalle tre alle cinque volte l’investimento», ha evidenziato Cirio.

La copertura sarà assoluta. Come riportato dall’edizione odierna di Cronaca Qui Torino, previsti infatti circa 800 milioni di telespettatori, con una ricaduta economica complessiva intorno ai 600 milioni di euro e, insieme al Tour de France, sono attesi circa 550mila presenze a tappa.

Questi i numeri della corsa ciclistica più amata dal Bel Paese, pronta a ripartire da un luogo iconico come Venaria Reale.

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