MotoGP, Sprint Race: come funzionano le gare "brevi" nel 2024

Confermato il format delle gare “veloci” del sabato anche per la stagione 2024 della MotoGp. Ecco come funziona, quanti punti assegna e cosa ne pensano i piloti.

MotoGP Sprint Race 2024
Tutto sulla gara "del sabato"
Acosta, Bagnaia e Masia (Credit Image: DPPI / Panoramic / Insidefoto)

Riparte la stagione delle due ruote con il Qatar che ospiterà la prima tappa della 75esima edizione della MotoGp. Una stagione che si prospetta ricca di emozioni, con un calendario fitto di appuntamenti e che accompagnerà migliaia di tifosi per 9 mesi attraversando la bellezza di 18 paesi per un totale di 42 gare.

Il numero degli eventi è infatti lievitato notevolmente rispetto al passato, per via della novità introdotta l’anno scorso con l’inserimento della Sprint Race, già nota agli appassionati dei motori e in particolare di F1, ma che dall’edizione passata è entrata di prepotenza anche nell’agenda motociclistica.

MotoGP Sprint Race 2024: cosa cambia rispetto alla F1

La gara Sprint è per sua natura più breve e quindi più dedita allo spettacolo. Innanzitutto si corre di sabato (giorno antecedente alla gara tradizionale) ed è presente su tutti i circuiti (netta differenza con la F1 dove invece è presente solo in specifiche gare).

Il calendario viene modificato a sua volta. Il venerdì sarà dedicato alle due sessione di prove libere (FP1 e FP2), le FP3 si spostano a sabato mattina, seguite a ruota dalle qualifiche con Q1 e successivamente Q2.
La novità introdotta dalla Dorna il 17 luglio 2023 riguarda proprio le prove libere: accederanno al Q2 i primi 10 piloti della FP2 del venerdì.
La prima edizione prevedeva la classifica combinata formata da FP1 e FP2 a stabilire i primi dieci piloti ad ottenere l’accesso in Q2, ma già dal GP di Silverstone (4-6 agosto 2023) è invece soltanto la seconda sessione di prove a stabilire la griglia per la Q2.
Il programma stabilisce anche l’abbandono della quarta sessione di prove libere, dedicata tradizionalmente alle ultime prove tecniche.

Ulteriori novità riguardano anche il programma della domenica, dove escono di scena i warm-up per le categorie Moto2 e Moto3, mentre resta invariato quello della MotoGP.

Una delle differenze notevoli rispetto alla F1 riguarda la griglia della domenica: la Sprint assegna punti in ottica Mondiale, ma il risultato non incide sulla griglia di partenza della domenica come invece accade per le monoposto.
La griglia del sabato rimane invariata anche per la gara tradizionale.

La Sprint ha una durata di esattamente la metà rispetto al circuito tradizionale, e quindi su una pista da 22 giri (Losail), la Sprint ne prevede 11.

Anche i punteggi variano: la Sprint assegna un punteggio ai piloti dal 1° al 9° posto, a differenza della gara tradizionale dove ottengono punti fino al 15° posto, con una cadenza così fissata:

  • 1° posizione – 12 punti
  • 2° posizione – 9 punti
  • 3° posizione – 7 punti
  • 4° posizione – 6 punti
  • 5° posizione – 5 punti
  • 6° posizione – 4 punti
  • 7° posizione – 3 punti
  • 8° posizione – 2 punti
  • 9° posizione – 1 punto

Uno spettacolo dunque introdotto – anche e soprattutto – per incrementare e avvicinare ancor più pubblico ad una tradizione che segna i 75 anni. «Siamo molto contenti per questo nuovo format, avremo un grande spettacolo anche sabato con la Sprint, oltre a domenica con il Rider Fan Show. La gara della domenica resta comunque quella storica, che stabilisce il vero vincitore del Gran Premio». Spiegava Carlos Ezpeleta, numero uno della Dorna, mentre Jorge Viegas, presidente della FIM, afferma la volontà di ottenere “maggiore visibilità” con un calendario che sarà fitto di impegni e di gare sia il sabato che la domenica.

MotoGP Sprint Race 2024: Il primo bilancio tra pregi e difetti

Dando un’occhiata alla passata stagione, in cui Pecco Bagnaia ha battuto Jorge Martin (quasi) all’ultima curva, la Sprint Race ha modificato le abitudini e anche l’andamento del Mondiale tenendo incollati milioni di tifosi già dal sabato.

La velocità sta alla base della gara Sprint, ça va sans dire, ed è proprio Jorge Martin il re del sabato con ben 9 trionfi contro i 4 di Bagnaia.
Bene anche Brad Binder, altro specialista della gara veloce, e Marc Marquez, che hanno fatturato rispettivamente il 37% e il 40% dei loro punti totali proprio nella baby race. Una novità che dunque mostra le diverse caratteristiche dei piloti e in generale delle diverse squadre.

In termini di spettacolo e indotto sicuramente la Sprint si è rivelata un’intuizione vincente. L’audience televisiva ha registrato un +20%, segno di un cambiamento voluto e ottenuto, per un Mondiale sempre più internazionale e che ha accolto ricchi proventi dei diritti tv e degli sponsor.
La prima storica Sprint Race disputata a Portimao in Portogallo appena un anno fa aveva registrato 367 mila spettatori sui canali Sky Sport e 506 mila spettatori medi su TV8.

Come riportato da Motogp.com sono tornati anche i fan sulle tribune dopo un periodo di crisi.
Dopo un’analisi dei primi 12 appuntamenti della scorsa stagione la media riporta un +30% di spettatori. Numeri record con Le Mans che ha ospitato ben 280.000 persone nel corso di tutto il weekend registrando un +23,9% rispetto al 2022.

Ci sono state comunque anche reazioni negative all’introduzione di questo nuovo format. Aleix Espargaro e Fabio Quartararo sono stati tra i primi a definirsi contrari alle gare sprint: «È una scelta sbagliata. Sarebbe davvero stupido introdurre un altro format in Motogp perché già 21 gare sono troppe e se ti infortuni ne salti tante. Inserire una corsa il sabato prima di una gara è pericoloso, soprattutto perché in weekend come Assen e Mugello la domenica esci stanchissimo». Così commentava l’ex campione del mondo Quartararo appena un anno fa.

In linea generale ai piloti non è piaciuto il fatto che Dorna e la FIM abbiano deciso senza un loro parere non considerando soprattutto il tema sicurezza.
Si tratta di numeri importanti che confermano il pensiero dei piloti in pista: ben 114 cadute nei primi 5 gran premi del Mondiale 2023, e considerando il calendario fitto alcuni hanno dovuto saltare buona parte della stagione, per un totale di sei infortuni e 14 gare saltate.

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