Riforma dello sport, pubblicato il mansionario dei lavoratori

È disponibile l’elenco che identifica i profili che possono beneficiare del regime agevolato, previsto dalla recente riforma. Ecco com’è suddiviso.

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DIRITTO SPORTIVO
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Il mansionario dei lavoratori sportivi è realtà. È disponibile, infatti, l’elenco tanto atteso che identifica i profili che possono essere considerati lavoratori sportivi e beneficiare del regime agevolato previsto dalla recente riforma.

Con il mansionario, infatti, si delineano le figure che potranno rientrare nel regime previsto dal dlgs 36/2021. Nello specifico, per le co.co.co. nel dilettantismo, l’esenzione da tasse e contributi sotto i 5 mila euro di compensi annui, il pagamento dei soli contributi previdenziali tra 5 mila e 15 mila euro e la tassazione ordinaria sopra i 15 mila euro.

L’elenco era stato anticipato da alcune federazioni nazionali, portando il governo a intervenire con un decreto correttivo. Come riporta l’edizione odierna di ItaliaOggi, si è poi stabilito che un successivo decreto ministeriale avrebbe definito il registro dei mansionari.

Questo registro, composto da 33 pagine, è fondamentale per implementare appieno la riforma del lavoro sportivo, poiché fornisce chiarezza su quali figure possono beneficiare del regime previsto dalla legge.

Mansionario lavoratori sportivi – Le tipologie presenti

Le diverse figure sono suddivise per federazione di interesse e includono una vasta gamma di professioni, come costruttori, preparatori/noleggiatori, tecnici tracciatori, assistenti di sala e altri.

Ad esempio, per il calcio, sono inclusi 16 profili, tra cui match analyst, accompagnatori dei minori, delegati ai rapporti con la tifoseria e disability access officer. Meno profili indicati per la pallacanestro, che si ferma a 8.

Questo registro sostituisce le liste precedentemente redatte dalle federazioni nazionali, garantendo un riferimento unificato e completo per tutti coloro che operano nel settore sportivo.

«Si aggiunge un ulteriore tassello normativo che va in direzione della piena attuazione della riforma del lavoro sportivo», le parole del ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi.

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