Sostanziosa novità, in tema commerciale, per l’hockey americano. Gli accordi di sponsorizzazione per caschi e patch stanno contribuendo, in modo significativo, alla ripresa finanziaria della National Hockey League (NHL) dopo l’era post Covid-19.
La NHL ha affrontato con successo le sfide finanziarie, adottando approcci innovativi, e l’introduzione delle sponsorizzazioni per caschi e patch si è rivelata un flusso di entrate chiave. Come rivela un’analisi di GlobalData, gli accordi per i caschi, stimati a 91,22 milioni di dollari all’anno, superano quelli relativi ai patch, valutati a 32,2 milioni di dollari.
Questa crescente popolarità di partnership evidenzia un cambiamento strategico nel panorama finanziario dello sport, offrendo alle squadre l’opportunità di accrescere le entrate e aumentare la visibilità del marchio.
Sponsor NHL, la strategia su caschi e patch
Gli investimenti nelle sponsorizzazioni di caschi e patch hanno sperimentato un notevole incremento durante l’attuale stagione, e ci si attende che questa tendenza positiva persista nei prossimi anni. Attualmente, ci sono 45 accordi per i caschi in questa stagione, registrando un aumento di 10 nuovi accordi, mentre il numero di accordi per i patch è cresciuto di nove.
Jake Kemp, analista sportivo di GlobalData, osserva: «Dopo la pandemia globale di COVID-19 nel 2020, la NHL, come molte altre leghe sportive, ha subito un notevole impatto finanziario, con perdite significative dovute all’interruzione improvvisa degli eventi sportivi dal vivo. Da allora, la lega ha risposto con efficacia cercando soluzioni innovative per aumentare le fonti di reddito a tutti i livelli dello sport. Due delle soluzioni chiave individuate sono state la possibilità per le squadre di siglare accordi di sponsorizzazione per caschi e maglie (patch). Gli accordi di sponsorizzazione per caschi sono stati introdotti per la prima volta nella stagione 2020-21, mentre le collaborazioni per le maglie sono state consentite a partire dalla stagione 2022-23».
Questi accordi non sono soltanto vincolati alla capacità di una squadra di stringere nuove partnership; molte di esse li considerano come un’opportunità per incrementare le entrate e valorizzare ulteriormente gli accordi già esistenti. Squadre come i Montreal Canadiens e i Seattle Kraken vanno oltre, adottando il logo del loro principale partner, il quale è anche strettamente legato alla squadra attraverso i diritti di denominazione dell’arena.
Kemp conclude: «L’ampia adesione delle squadre a questi accordi extra è evidente dal fatto che ogni squadra, tranne i Philadelphia Flyers, ha almeno un accordo per il casco. Inoltre, il numero di squadre con almeno un accordo per i patch supera quelle che non ne hanno».