Riforma dello sport, l'apprendistato sportivo rimedio all'abolizione del vincolo

Il contratto può aiutare le società sportive dopo l’abolizione del vincolo degli atleti. Due tipologie attendono un Dpcm attuativo, la terza comporta costi rilevanti.

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GIOVANI
(Photo by Giovanni Pasquino / Deepbluemedia / Insidefoto)

La riforma del lavoro sportivo (decreto legislativo 36/2021) ha introdotto diverse innovazioni, tra cui l’apprendistato sportivo, un istituto che presenta alcune sfide. Questa forma specifica di apprendistato si distingue da quello ordinario per il suo obiettivo dichiarato nelle norme del 2021: promuovere la crescita non solo sportiva, ma anche culturale ed educativa dei giovani atleti, offrendo una preparazione professionale che agevoli l’ingresso nel mondo del lavoro anche al termine della carriera sportiva.

Questo ambizioso obiettivo – spiega Il Sole 24 Ore –  si accompagna a un vantaggio pratico significativo: con l’abolizione del vincolo sportivo, le società non possono più trattenere i propri giovani talenti tramite lunghi periodi di tesseramento. Secondo le nuove norme, in vigore dal 31 luglio 2024, il vincolo può durare al massimo due anni per i giovani tesserati entro i 15 anni e un anno per gli altri. Questi periodi non possono essere elusi da accordi alternativi o penalizzazioni indirette per chi cambia società oltre le scadenze.

Tuttavia, vi è un’eccezione a questa regola: in caso di stipula di un contratto di apprendistato sportivo, è possibile vincolare i giovani per una durata più lunga, ovvero tre anni. Questo rende l’apprendistato sportivo cruciale per estendere la durata del vincolo. Poiché le nuove regole saranno applicate a tutti dal 1° luglio 2024, con la definitiva attuazione della riforma dello sport, le società dovranno prepararsi per utilizzare questa nuova forma contrattuale.

La riforma del 2021 consente l’uso di tre tipologie di apprendistato: scolastico, professionalizzante e di alta formazione. Tuttavia, l’emissione di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) è necessaria per stabilire gli standard formativi per le prime due tipologie. Questo decreto, originariamente previsto entro il 2 gennaio, è ancora in attesa di approvazione. Attualmente, solo l’apprendistato professionalizzante è utilizzabile, richiedendo alle società sportive di elaborare un piano formativo, nominare un tutor e seguire le regole della contrattazione collettiva di settore.

Sebbene poche società abbiano sperimentato questo tipo di accordo finora, l’abrogazione del vincolo sportivo e la possibilità di vincolare gli apprendisti per tre anni probabilmente porteranno a un aumento significativo degli apprendistati sportivi nei prossimi mesi. È fondamentale completare tutti gli aspetti normativi, dalla decretazione ministeriale alle norme collettive, prima dell’entrata in vigore delle nuove regole il 1° luglio.