Mondiali di scherma 2023: un giro d'affari da 24 milioni per Milano

L’impatto economico dell’evento sul capoluogo lombardo è stato analizzato dal Centro di Ricerca Green – Università Bocconi, con il sostegno della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi.

Mondiali di scherma
Lo studio
(Foto: Insidefoto)

Quanto valgono i mondiali di scherma? Il Centro di Ricerca Green – Università Bocconi, con il sostegno della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, ha realizzato uno studio per misurare l’impatto economico della manifestazione iridata, che si terrà all’Allianz MiCo dal 22 al 30 luglio, sulla città di Milano.

Secondo le stime della Bocconi, i mondiali di scherma, che vedranno coinvolti circa 1100 atleti, 3500 accompagnatori e 4000 spettatori al giorno per un totale di 24mila presenze sugli spalti, dovrebbero generare un volume d’affari di circa 24 milioni di euro, con un valore aggiunto per il capoluogo lombardo di circa 11 milioni, oltre alla creazione di 201 posti di lavoro.

Quanto valgono i mondiali di scherma – Le ricadute sociali sulla città

I mondiali di scherma a Milano rappresentano, secondo il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, «un investimento anche sociale», soprattutto in termini di «allargamento della base» e quindi di diffusione della scherma. Uno sport, è convinto il ministro, che in Regione porterà «risultati molto lusinghieri» anche grazie a quei progetti che il Comitato organizzatore ha sviluppato nelle scuole, nelle università e negli oratori della Lombardia.

E l’auspicio, ha aggiunto Paolo Azzi, presidente della Federazione italiana scherma, è «di vedere le tribune gremite» visto che «quando facciamo iniziative di questo tipo in Italia, la risposta del mondo della scherma c’è sempre».

L’importanza per i territori dei grandi eventi sportivi

Con i mondiali di scherma, che arrivano un anno prima delle Olimpiadi di Parigi 2024 e i cui costi operativi per l’organizzazione sono stati stimati in 5,6 milioni di euro, «miglioriamo la nostra attrattività – ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontanaper questo dobbiamo investire sui grandi eventi sportivi che sono volano di promozione e sviluppo dei territori che li ospitano. E assecondano e valorizzano la nostra naturale vocazione all’accoglienza e al turismo sostenibile».

Secondo il presidente del Coni Giovanni Malagò uno dei motivi per cui i mondiali di Scherma sono stati assegnati a Milano è anche perché è città olimpica. «Tutto quello che si può fare per velocizzare i cantieri noi non possiamo che vederlo di buon occhio», ha poi risposto Malagò a chi gli chiedeva della possibilità che il premier Giorgia Meloni conceda più poteri al commissario della Società Infrastrutture per accelerare sulla realizzazione delle opere olimpiche che sono di competenza dello Stato.

Il presidente del Coni ha tenuto ancora aperta la porta al coinvolgimento del Piemonte nei Giochi per quello che riguarda le gare di pattinaggio sul ghiaccio: «È un’ipotesi sul tavolo. Quegli impianti di cui si parla sono molto utilizzati», ha ribadito Malagò lasciando la decisione finale nelle mani della Fondazione Milano-Cortina 2026 e del Cio.

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