Il Tour de France 2024 partirà da Firenze. Ad annunciarlo, all’evento di presentazione del Tour ‘La volata vincente’ a Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella, che aveva al suo fianco il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’ambasciatore francese Christian Masset e il direttore del Tour, Christian Proudhomme.
Saranno tre in totale le tappe del Tour de France 2024:
- da Firenze a Rimini;
- da Cesenatico a Bologna;
- da Piacenza a Torino.
«È un sogno che inseguiamo da 15 anni – ha dichiarato il primo cittadino di Firenze – è un evento storico, non era mai successo prima che il Tour de France, la più grande competizione internazionale di ciclismo, partisse dall’Italia. È una doppia soddisfazione perché parte da Firenze».
Un’altra novità sarà l’arrivo del Tour che vedrà la sua ultima tappa approdare a Nizza, invece che a Parigi, visto che la capitale francese ospiterà i Giochi Olimpici.
«È stato un grande lavoro di squadra – ha sottolineato Nardella – è un sogno che si realizza. Siamo di fronte all’evento sportivo più seguito al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio. Per Firenze, la nostra area metropolitana, la Toscana e l’Italia è una promozione straordinaria come mai abbiamo visto, ma lo è anche per il mondo sportivo, ciclistico è un grande riconoscimento nel segno della storia del grande ciclismo italiano, di personaggi come Gino Bartali, Gastone Nencini. Firenze ha sempre creduto nel ciclismo e già nel 2013 ha dimostrato di saper organizzare i grandi eventi come i mondiali». Il sindaco Nardella ha poi voluto ringraziare anche i suoi “colleghi” di Bologna, Rimini, Cesenatico, Piacenza, Torino e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Tour de France 2024, l’indotto per i territori italiani
L’impatto economico dell’evento, che si gioverà di una copertura televisiva in 200 Paesi, non è di poco conto. Secondo uno studio commissionato dalla Regione Emilia Romagna, per le prime tre tappe del Tour 2024 da 600 chilometri totali (Firenze-Rimini; Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino), si possono prevedere circa 1,8 milioni di spettatori presenti in Italia, di cui oltre 730 mila in Emilia-Romagna, con circa 130mila presenze negli alberghi.
Tutto ciò produrrà un indotto diretto di 59 milioni di euro, di cui 29 milioni in Emilia-Romagna, più l’indotto e i benefici indiretti a livello nazionale per ulteriori 47 milioni, con altri 13 milioni sulle aziende della filiera del ciclismo.
«Dopo la Grande Partenza del Giro d’Italia 2019 da Bologna, i Mondiali di ciclismo a Imola nel 2020 e i tanti eventi internazionali in ogni disciplina, l’Emilia-Romagna taglia un altro traguardo di prestigio. È un fatto storico e di grandissima portata per le nostre comunità e il Paese – ha sottolineato il Governatore dell’Emilia Romagna, Bonaccini -. Fondamentale è stata la capacità di lavorare insieme delle Istituzioni, e ringrazio il sindaco Nardella, il Governo e il presidente Cirio, così come tutti i sindaci delle città sede di tappa e quelli dei comuni attraversati. E un grazie particolare va a Christian Prudhomme per aver creduto nel nostro progetto. Questa è davvero una straordinaria occasione per tutta l’Italia e lo sport italiano».