L’Istituto per il Credito Sportivo diventa una società per azioni

Lo ha previsto un emendamento del governo alla manovra, approvato nella notte in commissione Bilancio alla Camera.

Istituto Credito Sportivo
Sport e Finanza
(Foto: ufficio stampa Istituto per il Credito Sportivo)

L’Istituto per il credito sportivo si trasforma nella società per azioni “Istituto per il credito sportivo e culturale Spa”, il cui controllo resta riservato al Ministero dell’economia, che già oggi ne detiene l’80% del capitale. Lo prevede un emendamento del governo alla manovra, approvato nella notte in commissione Bilancio alla Camera.

Secondo l’emendeamento, la nuova società «persegue una missione di pubblico interesse esercitando l’attività bancaria finalizzata allo sviluppo e al sostegno dei settori dello sport e della cultura, mediante la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto forma di depositi e in ogni altra forma, l’esercizio del credito e di ogni altra attività finanziaria nonché la promozione, secondo logiche e a condizioni di mercato, dello sviluppo di attività finanziarie e di investimento nei predetti settori, informando la propria attività alla responsabilità sociale e allo sviluppo sostenibile, in favore di soggetti pubblici o privati».

Le azioni sono attribuite al Ministero dell’economia e agli altri soggetti pubblici e privati che partecipano al capitale dell’Istituto per il credito sportivo (fra cui Coni Servizi, Cdp e alcune banche e assicurazioni), proporzionalmente alla partecipazione detenuta quando avviene la trasformazione. Il controllo della Istituto per il credito sportivo e culturale Spa – si legge nella norma – è riservato al Ministero dell’economia, e ai soggetti privati è consentito soltanto, in ogni caso, detenere quote complessivamente di minoranza del capitale della medesima società.