Coppa del Mondo di sci: per le tappe italiane giro d'affari di 40 milioni

Un giro d’affari di circa 39 milioni di euro. E’ quanto generano le tappe italiane della Coppa del Mondo di sci alpino sui ricavi della Federazione italiana sport invernali.

Sofia Goggia - Coppa del Mondo di sci alpino
I numeri dello sci
Sofia Goggia (Foto DANIEL STILLER/imago/Bildbyran/Insidefoto)

Sette gare annullate per contrattempi climatici, ma la Coppa del Mondo di sci 2023 è partita e approda in Italia proprio in questo weekend, con qualche settimana di ritardo. Sestriere ospita gli appuntamenti del gigante e dello slalom femminile.

Un’edizione iniziata, non senza difficoltà, il 23 ottobre a Sölden, in Austria, con un gigante maschile. La settimana successiva, si sarebbe dovuta tenere la prima gara transfrontaliera nella storia della Coppa del Mondo, tra Zermatt e Breuil-Cervinia.

Nulla da fare, per innevamento insufficiente. La Gran Becca avrebbe dovuto ospitare quattro gare di discesa libera, proprio al confine con la Svizzera. Dopo la partenza in territorio elvetico, a 3.700 metri di quota, il tracciato di gara si sviluppava per la maggior parte sulle piste del Cervino Ski Paradise, con arrivo alle Cime Bianche a 2.835 metri di quota. Nell’area in primavera entrerà comunque in funzione la funivia più alta delle Alpi, tra Testa Grigia e Piccolo Cervino. L’impianto è stato realizzato dall’altoatesina Leitner Ropeways, per un costo pari a 35 milioni di franchi svizzeri.

Quanto vale la Coppa del Mondo di sci alpino per la FISI

Ma quanto valgono le tappe italiane della Coppa del Mondo di sci alpino sul bilancio della FISI? Secondo le rilevazioni de Il Sole 24 Ore, nel 2021 la Fisi ha chiuso l’esercizio con ricavi superiori ai 39 milioni di euro, di cui 36,8 derivanti dall’attività centrale e oltre 6 milioni da manifestazioni internazionali (in aumento del 28% rispetto al 2020) beneficiando di maggiori introiti dai diritti tv, grazie all’accordo con Infront a partire dalla stagione scorsa, che avrà efficacia fino al 2026.

Infront si occupa della gestione in esclusiva della ripresa, trasmissione e distribuzione in tutto il mondo delle gare delle Coppe del Mondo di sci alpino, combinata nordica, sci di fondo, salto con gli sci, snowboard e freestyle sancite dalla Fis, incluse le finali.

La quota spettante alla Federazione per la vendita dei diritti televisivi delle gare italiane nella Coppa del Mondo di sci alpino, nordico e skicross, nel 2021, è aumentata del 63 per cento. A ciò si aggiungono gli oltre 12 milioni di ricavi pubblicitari e da sponsorizzazioni, più la quota prevista dai comitati organizzatori delle gare italiane di Coppa del Mondo, a cui restano i proventi da hospitality, biglietteria e sponso locali.

Una volta cancellate le quattro discese tra Zermatt e Cervinia (il 29 e 30 ottobre erano in programma quelle maschili, il 5 e 6 novembre quelle femminili), la Coppa del Mondo, dopo il Sestriere, la settimana prossima si sposterà in Val Gardena, per il SuperG e la discesa libera maschile in programma il 16 e 17 dicembre (il 15 si recupererà la discesa cancellata a Beaver Creek), mentre il 18 e 19 si terranno due gare di gigante maschile in Alta Badia.

Il programma del 2022 si chiuderà con lo slalom maschile del 22 dicembre a Madonna di Campiglio, la discesa libera maschile del 28 dicembre a Bormio e, sempre a Bormio, il SuperG maschile del 29 dicembre. L’anno nuovo prevede un programma interamente al femminile dal 20 al 24 gennaio: due gare di SuperG e una di discesa libera a Cortina d’Ampezzo, più il gigante a Plan de Corones.