Roma Stadio dei Marmi Foro Italico (Foto Antonietta Baldassarre Insidefoto)
Riforme
Lo Stadio dei Marmi al Foro Italico di Roma (Foto Antonietta Baldassarre / Insidefoto)

Il Governo approva i correttivi alla riforma del lavoro sportivo

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva le disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 in materia di lavoro sportivo.

Cambia il lavoro sportivo. Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto correttivo del dlgs 36/2021, ovvero del decreto che attuava la riforma dello sport (legge 86/2019), in particolare la parte dedicata al lavoro.

L’approvazione è arrivata praticamente a tempo scaduto, visto che sono passati già quattro giorni dalle elezioni, con un’accelerazione nel mese di settembre che ha scongiurato il rischio di veder saltare tutto, un’ipotesi che ormai aveva preso piede dopo la caduta del governo Draghi.

Il decreto, spiega ItaliaOggi, interviene andando a modificare il dlgs 36/2021, che ha rivoluzionato il mondo del lavoro sportivo in Italia e che sarebbe entrato in vigore il prossimo gennaio. Il testo definiva la figura del lavoratore sportivo, andando a limare le differenze tra professionismo e dilettantismo, introducendo per quest’ ultimo una serie di tutele assistenziali e previdenziali prima inesistenti.

Queste parti del provvedimento sono rimaste intatte, mentre a cambiare sono stati alcuni aspetti fiscali e finanziari, che permetteranno, nelle intenzioni del legislatore, di ridurre l’impatto economico della riforma sul sistema. Una delle maggiori critiche rivolte al dlgs 36 era proprio l’aggravio di costi che lo stesso portava in capo ad associazioni e società dilettantistiche.

Da qui le modifiche presenti nel decreto approvato ieri. Per prima cosa, vengono definite tre fasce di compensi:

  • entro i 5.000 euro annui non si avranno né ritenute fiscali che previdenziali;
  • tra i 5.000 e i 10.000, invece, ci saranno solo quelle previdenziali;
  • sopra i 15.000 euro si avrà il regime ordinario.

Importanti novità soprattutto per quanto riguarda il lavoro nel dilettantismo. Viene stabilito che il rapporto dovrà essere inquadrato come lavoro autonomo quando la durata delle prestazioni non supererà le diciotto ore settimanali.

 Asd e Ssd dovranno comunicare al nuovo registro delle attività dilettantistiche i dati necessari all’individuazione del rapporto di lavoro, con il registro «che equivale a tutti gli effetti al centro per l’impiego».

In merito al trattamento pensionistico, il dlgs Spadafora aveva definito aliquote del 10% per gli iscritti alla gestione sperata Inps che risultino assicurati presso altre forme obbligatorie, mentre per gli iscritti solo alla gestione separata si passava dal 20% del 2022 al 24% del 2023, al 30% del 2024 fino al 33% del 2025. Il correttivo, però, prevede un dimezzamento dei contributi fino al 31 dicembre 2027.