NBA, disaccordi nella famiglia Grousbeck dietro la vendita dei Boston Celtics

La vendita della franchigia, motivata da dissidi interni alla proprietà, si svolge in un contesto di crescenti preoccupazioni per la sostenibilità economico-finanziaria della gestione

NBA vendita Celtics
gestione spregiudicata
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For sale. La recente decisione da parte della famiglia mettere in vendita i Boston Celtics, una delle franchigie più prestigiose della NBA, ha dietro delle ragioni legate alla sostenibilità economica del club.

Secondo quanto appreso da Front Office Sports, la vendita è stata innescata da un disaccordo tra Irving Grousbeck e suo figlio, Wyc Grousbeck, attuale governatore della squadra.

Nonostante Wyc abbia smentito il retroscena, la disputa pare sia legata alla gestione del monte ingaggi dei campioni NBA, con una strategia che ha prediletto la competitività sportiva rispetto all’ordine dei bilanci.

Già prima della vittoria del campionato, erano emersi interrogativi sulla capacità della squadra di mantenere un equilibrio finanziario; nonostante ciò, il team ha investito pesantemente per costruire una rosa vincente.

NBA vendita Celtics – Il monte ingaggi

Nonostante il titolo vinto, la franchigia ha chiuso la stagione con il bilancio appena in pareggio e si prevede che, nei prossimi anni, i Celtics collezioneranno perdite pesanti.

Questo è dovuto in gran parte ai contratti generosi di stelle come Jaylen Brown e Jayson Tatum, oltre alle estensioni di Derrick White e Jrue Holiday.

Nel 2025/26, la franchigia dovrà affrontare la spada di Damocle costituita da un monte ingaggi record schizzato a oltre 450 milioni di euro, più della metà dei quali derivano da pesanti sanzioni fiscali.

Inoltre, la squadra varcherà la soglia della cosiddetta second apron della NBA, un limite salariale che comporta severe restrizioni sul movimento dei giocatori e penalità sui draft.

NBA vendita Celtics – La decisione dei Grousbeck

Secondo il New York Post, la gestione finanziaria ha causato tensioni tra Wyc e Irving Grousbeck, proprietario di circa il 20% dei Celtics.

Nonostante le voci su problemi finanziari, Wyc Grousbeck ha dichiarato che la vendita è motivata strettamente da questioni legate alla pianificazione familiare e patrimoniale.

«La famiglia Grousbeck sta vendendo per ragioni di pianificazione patrimoniale. Affermare che la vendita è in qualche modo legata alle perdite è completamente sbagliato» ha dichiarato Wyc Grousbeck al Post.

La famiglia sta valutando un’uscita graduale, dove la maggioranza delle quote verrebbe ceduta inizialmente, con Wyc Grousbeck che continuerebbe a mantenere il ruolo di governatore della squadra fino al completamento della vendita previsto per il 2028.

NBA vendita Celtics – Valutazione e potenziali acquirenti

I Grousbeck prospettano un considerevole guadagno dalla vendita della franchigia. Forbes ha valutato i Celtics a 4,2 miliardi di euro, un incremento significativo rispetto ai 343 milioni di euro (al cambio dell’epoca) pagati dal gruppo di investitori guidato dai Grousbeck nel 2002.

Si ritiene che la squadra stia cercando un acquirente disposto a pagare 5,4 miliardi di euro, una cifra che potrebbe aumentare il valore di mercato delle future espansioni della NBA.

Tuttavia, questa somma potrebbe essere difficile da raggiungere poiché i Celtics non possiedono il loro palazzetto, il TD Garden, un fattore che riduce il valore complessivo del team rispetto ad altre franchigie come i Golden State Warriors e i New York Knicks, che detengono i diritti di proprietà delle loro arene.

Tra i potenziali acquirenti interessati figurano il Fenway Sports Group, proprietario dei Boston Red Sox, e Stephen Pagliuca, senior advisor di Bain Capital e già detentore di una quota del 20% della squadra.

Anche se si è parlato di un possibile interesse di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, questo rumor è stato rapidamente smentito da fonti vicine all’imprenditore.

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