MotoGP, gli occhi dell’antitrust puntati sull'acquisizione di Liberty Media

L’operazione annunciata ad aprile ha destato l’interesse della Commissione Europea per le possibili implicazioni in termini di effetti distorsivi sulla concorrenza

MotoGP Antitrust
concorrenza nei motorsport
GP Portogallo 2024 (Credit image: DPPI / Panoramic / Insidefoto)

L’antitrust chiamato a indagare sull’acquisto di Moto GP. L’operazione da 4,2 miliardi di euro che arricchisce il portafoglio di Liberty Media ha sollevato preoccupazioni nel mondo del motorsport rispetto agli effetti di distorsione della competizione.

Tra le voci più autorevoli a farsi sentire c’è quella di Alejandro Agag, fondatore di Formula E oltre che di E1 Series, e figura di spicco nelle competizioni automobilistiche elettriche, che ha chiesto una rigorosa revisione dell’accordo da parte dell’Unione Europea.

Secondo Agag, l’accordo rischia di attribuire a Liberty Media un potere troppo elevato nella gestione dei diritti televisivi, un aspetto che potrebbe influenzare negativamente la concorrenza sul mercato.

«Dal punto di vista della normativa sulla concorrenza, ci sono sfide significative – ha dichiarato Alejandro Agag in un’intervista al Financial Times -. L’influenza che questa fusione darà all’entità risultante in termini di negoziazione con le emittenti sarà significativa e credo che la Commissione europea esaminerà con molta attenzione questo accordo».

MotoGP Antitrust – Il precedente di CVC

Liberty Media, già proprietaria della Formula 1, ha concluso l’acquisizione della MotoGP lo scorso aprile, con l’obiettivo di replicare il successo ottenuto nel mondo delle quattro ruote. Il gruppo statunitense si è dichiarato fiducioso che l’accordo per la MotoGP riceverà il via libera da Bruxelles.

Il ceo Greg Maffei ha affermato che non c’è l’intenzione di «vendere i due prodotti come uno unico» e ha sottolineato che l’operazione migliorerà la capacità della MotoGP di competere nel mercato dell’intrattenimento audiovisivo, un settore in continua crescita e altamente competitivo.

Nonostante questa rassicurazione, i precedenti storici non giocano a favore di Liberty Media. Quando CVC acquisì la Formula 1 nel 2006, l’Unione Europea pose una chiara condizione: F1 e MotoGP dovevano essere gestite separatamente.

Il rischio di aggregare nel portafoglio di uno stesso soggetto risiedeva nel creare un monopolio nel settore del motorsport. Ora, con la prospettiva di un nuovo assetto, la Commissione Europea dovrà valutare attentamente se sussiste questo scenario.

MotoGP Antitrust – Le richieste di Agag

Pur non chiedendo esplicitamente il blocco dell’operazione, Agag ha sollecitato la Commissione Europea a stabilire rimedi adeguati al fine di garantire equità nel mercato.

Come ex membro del Parlamento Europeo, lo spagnolo ha una lunga esperienza sulle questioni di antitrust e ha espresso la sua opinione in una veste personale, nonostante la stretta connessione tra Liberty Media e Liberty Global, la holding che detiene una partecipazione di controllo in Formula E.

Entrambe le società sono guidate dal magnate delle telecomunicazioni John Malone, ma operano come entità pubbliche separate.

MotoGP Antitrust – Le tempistiche

L’operazione, che dovrebbe essere finalizzata entro la fine dell’anno, si trova ora nelle mani della Commissione Europea, che nei prossimi mesi dovrà esaminare in dettaglio le implicazioni dell’acquisizione.

Liberty Media ha già annunciato che presenterà ufficialmente l’accordo a Bruxelles, sperando di ottenere l’approvazione necessaria senza dover cedere troppo terreno alle richieste antitrust.

Questa acquisizione rappresenta una mossa strategica chiave per il gruppo statunitense, che cerca di espandere il proprio portafoglio e consolidare la propria posizione nel settore dell’intrattenimento sportivo globale.

L’esito di questo scrutinio potrebbe dunque ancora una volta ridefinire gli equilibri nel mondo delle competizioni motoristiche, con potenziali impatti travolgenti sulla struttura del mercato.

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