Dal monomarca a oltre settanta marchi diversi: ecco le scarpe di Parigi 2024

Le calzature degli atleti stabiliscono un nuovo record ai Giochi Olimpici in Francia: almeno 200 modelli presenti, con la federazione di atletica leggera che ha omologato circa 700 scarpe.

Larissa Iapichino
l'evoluzione del carbonio
Larissa Iapichino (Image credit: Insidefoto)

Le scarpe più leggere (tra 110 e 150 grammi) saranno indossate dai velocisti nell’atletica leggera: suole sottili, tomaie leggere come un velo, forme estreme e colori vivaci. Le scarpe più pesanti sono quelle da basket, che, nelle taglie per i giganti del gioco, superano abbondantemente il mezzo chilo, proteggendo tendini di grande valore durante l’atterraggio sul parquet.

Come riportato dal settimanale L’Economia del Corriere della Sera, è difficile fare un calcolo preciso, ma ai Giochi di Parigi 2024 oltre 10mila atleti indosseranno calzature di circa settanta marchi diversi, prodotti da aziende storiche e da produttori specializzati in singole discipline. Ad esempio, nel ciclismo ci sono modelli che superano i mille euro.

Anche la quantità di modelli sarà varia, con la federazione internazionale di atletica leggera che ha omologato oltre 700 scarpe per pista, strada e marcia, rispettando normative rigorose su spessore delle piastre di carbonio e altezza del tallone, per evitare effetti molleggianti. A Parigi si prevede la presenza di almeno 200 di questi modelli, un record storico.

Scarpe Olimpiadi 2024 – Dal monomarca alla diversificazione di oggi

All’inizio, le scarpe olimpiche erano quasi tutte bianche con tre strisce nere o azzurre con strisce bianche, prodotte da Adidas e chiamate Adistar. Queste erano le scarpe per l’atletica leggera di alto livello, disponibili per tutte le discipline senza alternative: corse, salti, velocità con suola a conchiglia, mezzofondo con un centimetro di tacco.

Successivamente, marchi giapponesi come Asics e Mizuno si specializzarono nel volley e poi si spostarono sull’atletica e altre discipline. Alcune discipline hanno pochissimi produttori (ad esempio, gli sport di combattimento e la scherma), anche se le scarpe da boxe ora hanno un mercato fashion.

Scarpe Olimpiadi 2024 – La vetrina dei Giochi per i brand

Se un tempo i Giochi Olimpici erano uno strumento di marketing globale per i marchi, oggi ogni singola gara è un canale di penetrazione specializzato a cui i brand devono prestare grande attenzione. Rispetto a Tokyo 2020, quando le scarpe con il tacco nell’atletica erano apparse solo nelle lunghe distanze su strada, oggi la combinazione di carbonio e zeppa è presente in quasi tutte le discipline con un alto livello di personalizzazione.

Gianni Iapichino, basandosi sulla sua esperienza, ha progettato con Diadora le scarpe da salto in lungo per la figlia Larissa, ottimizzate per il suo piede e il suo angolo di stacco. Come tutte le scarpe da atletica, quelle di Iapichino sono state approvate dalla federazione internazionale e messe in vendita almeno sei mesi prima della competizione per evitare vantaggi iniqui.

Nella velocità, i modelli in pista (con Adidas, Puma e Nike) sono riservati agli specialisti e promuovono il brand in generale, mentre nelle lunghe distanze si punta al grande pubblico delle maratone e delle corse su strada, disposto a fare acquisti che possono danneggiare i tendini.

Scarpe Olimpiadi 2024 – Il carbonio sempre più evoluto

La tecnologia del carbonio sta facendo passi da gigante anche al di fuori dell’atletica leggera. Ai Giochi vedremo queste scarpe nel ciclismo, con suole rigidissime e ultra performanti, mentre nel basket i sistemi di ammortizzazione usano ancora gli elastomeri.

Grazie alla presenza di stelle come Durant, James, Curry per gli USA, Wembayama per la Francia e Antetokounmpo per la Grecia, il torneo di basket sarà un’opportunità per i brand mondiali di lanciare nuovi modelli che a settembre saranno indossati dai giovani di tutto il mondo.