La lezione delle ATP Finals: quando la sostenibilità è un gioco di squadra

L’atto finale della stagione tennistica internazionale che dal 2021 viene organizzate a Torino, rappresenta un esempio concreto di sostenibilità declinata su una manifestazione sportiva.

Nitto ATP Finals - Day Six
Una kermesse sempre più green
Credit image: Nicolo Campo / Insidefoto

L’espressione “a 360 gradi” è una delle più inflazionate nel gergo giornalistico e nella vita di tutti i giorni: un riferimento circolare spesso esagerato ed eccessivo, associato a fatti, gesti e ragionamenti con un raggio d’azione decisamente più ristretto. Se questo è vero in molti ambiti, lo è ancor di più quando si parla di sostenibilità: non sempre il peso specifico di certi interventi corrisponde alle pompose dichiarazioni di intenti degli organizzatori.

Ci sono poi le eccezioni, o più semplicemente azioni che sono coerenti con il loro proposito, i cui effetti si riverberano davvero in direzioni diverse.
Eventi sportivi che, con la loro organizzazione, coinvolgono una pluralità di soggetti pubblici e privati in una vera e propria compartecipazione all’obiettivo finale: quello di avere una competizione, per l’appunto, sostenibile.

È il caso delle Nitto ATP Finals, l’atto finale della stagione tennistica internazionale che dal 2021 vengono organizzate a Torino dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP).

Gli incontri si svolgono al Palasport Olimpico (oggi Inalpi Arena, già Pala Alpitour), l’arena al coperto più grande di Italia.
L’ultima edizione ha visto il successo di Novak Djokovic su Jannik Sinner, pochi mesi prima del sorpasso dell’italiano al numero 1 della classifica ATP.

ATP Finals sostenibili: si parte dalla location

Già dalla propria mission l’impianto si presenta come “la venue degli eventi sostenibili”, con espliciti riferimenti a un uso efficiente delle fonti energetiche e un approccio plastic free che mira a eliminare l’utilizzo di plastica monouso durante le manifestazioni ospitate.

ATP Finals sostenibili: parola d’ordine, concretezza

Ma è tutta la città ad essere interessata dall’evento: portatori di interesse tra loro diversi ma accomunati da principi di efficienza e sostenibilità riscontrabili prima, durante e dopo le Finals.

Già dall’edizione del 2022 tutta la comunicazione legata al programma di giornata è stata resa disponibile solo in formato digitale. Parallelamente si è incentivato l’utilizzo di QR code e codici a barre per l’accesso all’impianto, con risultati di tutto rispetto: il 77% degli ingressi è avvenuto con questa modalità.

Uno dei temi più impattanti in termini di sostenibilità degli eventi è quello della mobilità: la carbon footprint derivante dalla logistica in entrata e in uscita da qualsiasi evento di massa è un puzzle di difficile soluzione.
La sensibilizzazione all’uso di mezzi pubblici o a forme di mobilità leggera rischia di rimanere lettera morta, a meno di non coinvolgere altri tasselli del mosaico per creare una figura di senso compiuto.

Ragion per cui FITP ha sottoscritto una partnership con GTT (Gruppo Torinese Trasporti, l’azienda municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico di Torino e provincia) grazie alla quale i possessori di biglietto per le Nitto Finals hanno potuto viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici da e verso la sede dell’evento.

La flotta di auto ufficiali usate dall’organizzazione è stata inoltre costituita interamente da veicoli elettrici o ibridi.

Anche sull’hospitality si è lavorato per minimizzare gli sprechi e promuovere stili di vita sani, proponendo opzioni vegetariane e vegane nei menu a disposizione, e donando le eccedenze di ogni giornata a Banco Alimentare.

Un’applicazione concreta del principio di economia circolare.

L’organizzazione di qualsiasi evento deve confrontarsi un “elefante nella stanza”: il ripristino delle aree occupate e l’utilizzo delle infrastrutture alla conclusione del torneo. In una sola parola: la legacy.

Il Palasport Olimpico è una prima dimostrazione di un’eredità positiva: costruito per i Giochi invernali di Torino 2006, da quasi vent’anni ospita eventi sportivi e artistici di livello internazionale.

Ma anche le Nitto Finals hanno un impatto positivo, a partire dalla seconda vita che viene concessa ai materiali tecnici utilizzati.
Le palline da tennis usate nei giorni del torneo vengono riciclate per diventare suole di scarpa. I materiali di personalizzazione utilizzati nella venue o sui mezzi pubblici per sponsorizzare l’evento vengono invece trasformati per la realizzazione di altri prodotti.

Un ultimo esempio di sinergia tra soggetti pubblici e organizzatori è dato dall’accordo con in Comune di Torino, grazie al quale si è provveduto a ripristinare aree verdi pubbliche a beneficio della cittadinanza.

ATP Finals sostenibili: un lavoro sinergico

In un contesto di azioni concrete come queste, anche l’efficacia di campagne di sensibilizzazione a margine dell’evento ne esce rafforzata, dando all’intera comunicazione una maggiore credibilità. Parole con un peso specifico visibile a tutti e figlio degli interventi portati a termine nel corso delle settimane precedenti e successive al torneo.

A conferma della sinergia tra soggetti diversi che concorrono allo stesso risultato, le parole di Angelo Binaghi. A conclusione dell’edizione 2023 delle Nitto Finals, il Presidente FITP ha ricordato l’analisi svolta da OpenEcomonics: un impatto sociale quantificato in 266 milioni, con un ritorno sociale sull’investimento altissimo pari a 4,7 euro per ogni euro investito.

Ecco uno dei casi in cui l’espressione “a 360 gradi” può essere usata in maniera corretta.

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